1933
GENNAIO
In Casa Nostra Festa della B. V. Immacolata.
Sempre ci è stata cara questa Festa, ma in quest’anno ci fu cara in modo
veramente grande, perché abbiamo benedetto le divise delle Figlie di Maria.
Le
nostre Figlie di Maria non avevano
ancora le divise, solo avevano il velo ed un nastro celeste in vita. Tutti gli
altri paesi invece hanno la loro bella divisa, non era possibile quindi che il
nostro Sig. Parroco lasciasse passare ancora una cosa simile: essere ancora un andeghè,
come direbbe il nostro caro Meneghino, ma il nostro Sig. parroco che ama
molto le cose belle ha voluto che la divisa fosse veramente bella, tutta in
bianco, con una forma elegante e seria.
La festa venne preceduta dalla novena
solenne che le campane argentine del nostro campanile rendevano ancora più
bella. Al mattino durante la prima S. Messa benedisse le nuove divise e rivolse
un appropriato e commovente discorso, presentò la B.V. Immacolata di Lourdes
che campeggiava sul nostro altare tra fiori e luci e ricordò che anche le
figlie di Maria così vestite sembravano tante immacolate perché simili il loro
abito, le esortò ad essere simili alla B.V. imitandone le virtù, se veramente
volevano chiamarsi Figliole della B.V. Immacolata; se volevano portare con
onore senza arrossire un abito così bello e santo. Al Domine, non sum dignus
hanno fatto la Comunione generale. Il Sig. Parroco poi offrì a tutte paste e
vino bianco. Le buone figliuole non dimentichino mai tale giorno. A sera si è
fatta la processione solenne lungo le vie del paese.
Ricordando
ancora il giorno della Consacrazione della nostra Chiesa il nostro buon Padre Mansueto così ci scrive da
Fortaleza del Brasile: Mio carissimo e venerando D. Giovanni, parroco mio (
ornaverunt faciem templi coroneis et dedicaveunt altare Domino et facta est
laetitia magna in populo) che vuol dire: hanno ornato la facciata del tempio
con corone ed hanno dedicato al Signore l’altare ed una grande letizia ha
innondato tutto il popolo. Applicando alla piccola parrocchia del mio caro
paesetto queste parole della Sacra Scrittura posso anche aggiungere: hanno
consacrato la Chiesa del Signore. Mio caro D. Giovanni io stetti presente in
spirito all’alta e sacra funzione, al sacro digiuno, alle cerimonie fatte fuori
della chiesa, all’entrata solenne, alle devote e sacre preci ed a tutto il
resto, a funzione compiuta mi rallegrai con lei e con tutto il popolo, infinite
grazie resi al dator di ogni bene ed a Maria SS. che ottenne alla piccola
Peveranza così grande favore. Accompagnai pure le S. Missioni realizzate a Peveranza
e pregai molto affinché tutti approfittassero di tanta grazia facendo una buona
e fruttuosa Sacramentale Confessione.
Albo d’oro:
in seguito ad una domanda presentata dal nostro Sig. Parroco all'opera
Pia Vittorio Emanuele di Milano deliberava per il nostro Asilo L. 300.
Il nostro Sig. Podestà sempre gentilissimo e buono volle
donare un bel regalino per tutti i bambini del nostro Asilo.
Nati in
quest’anno 7.
Morti 11.
Matrimoni
(nessuno).
FEBBRAIO
In Casa Nostra Rendiconto, Dopo i Vespri il
Sig. parroco ha dato il rendiconto della Parrocchia. Che cosa fu fatto? nessuno
può dire di non saperlo fuori di coloro che hanno occhi e non vogliono vedere,
che hanno orecchie e non vogliono sentire.
Economicamente
certo abbiamo avuto un deficit di L. 7781,65.
Abitanti al 31-12-32: erano 513, diminuiti di una quarantina.
Alcune famiglie forestiere che come il solito hanno fatto vela.
Nati 7, Morti
11,
Matrimoni nessuno.
Sante Comunioni 9000.
Protettore
dell’anno: il Sacro Cuore.
Il Nostro Asilo. Abbiamo avuto una spesa di L.
2689 ed il mensile dei bambini non ci ha dato che 1555,00. Ci pervennero però
belle offerte, di L. 1322,60 delle quali buonissima cifra dalla bontà grande
del nostro egregio signor Podestà Ing. Mayer. Abbiamo in cassa L. 198,00.
Premi.
Il nostro Sig. Parroco a premiare quei bravi figliuoli e quelle brave figliuole
che hanno sempre frequentato l’oratorio volle donare loro un libretto di
risparmio del Credito Italiano con L. 5 così al premio ci sarà l’incitamento al
risparmio. Le mamme facciano in modo che i loro figliuoli siano tra coloro che
frequentano l’oratorio.
Ecco i nomi. Saporiti Cesare di Luigi; Mascarello
Peppino e Giovanni di Francesco; Montalbetti Mario di Giuseppe; Saporiti Paolo
di Angelo; Saporiti Mario di Francesco; Saporiti Luigi di Antonio, Macchi Maria
di Enrico; Minelli Ida e Carla di Pietro; Mussi Enrica di Alberto; Postè Carolina
di Alfredo; Saporiti Angelo di Gaudenzio.
Alle
più grandicelle ha donato un bel libro di Chiesa, L’Ufficiatura festiva. Esse
sono: Saporiti Carla di Gaudenzio; Montalbetti Rina fu Ambrogio; Santinon
Giuseppina di Giacomo; Martegani Teresina di Giuseppe; Barbiero Giuseppina di
Samuele; Saporiti Rosetta fu Giuseppe; Postè Carolina di Alfredo; Macchi Luigia
di Enrico.
Medaglie d’Oro. Il primo giorno dell’anno si è
svolta in Comune una bella e cara Cerimonia, hanno partecipato a questa
cerimonia tutti i Rev. Parroci del Comune e tutte le autorità e associazioni
del Comune. Si volle, e giustamente, consegnare una medaglia d’oro al nostro
Sig. Podestà ed al Sig. Vice Podestà. Dal nostro caro giornaletto vorremmo dir
loro una parolina che quantunque in quella circostanza si abbia dimenticato
Peveranza, eppure in quella Cerimonia vi erano presenti tutti i cuori di
Peveranza con sincero e devoto affetto e riconoscenza, senza nè ruga nè
macchia.
All’Egregio Sig. Ing. Mayer ed al Sig. Scandroglio diamo il nostro
plauso.
Al Sig. Papà ed alla buona mamma del nostro Sig. Podestà le nostre vive
congratulazioni.
Albo d’oro: Il Sig.
Scandroglio in occasione del S. Natale consegnò al Sig. parroco L. 50 per i
poveri.
MARZO
In casa Nostra Festa, di S. Agnese. Come al
solito degli altri anni abbiamo fatto la festa in onore di S. Agnese Patrona delle Figlie di Maria. Preceduta da un triduo di
S. benedizioni fatte alla sera.
La
statua della Santa troneggiava sul nostro altare tra luci e fiori. Alla
Comunione generale il Sig. parroco pronunciò un fervorino prendendo spunto
dalle vesti della Santa Simbolo della purezza e dell’amore della Santa verso
Gesù. Alla S. Messa in canto, quantunque molte delle Figlie di Maria
brillassero per la loro assenza, il Sig. parroco tenne un magnifico
panegirico della Santa.
Dopo
i vespri all’Assemblea generale venne dato il rendiconto. Le cariche vennero
distribuite a questo modo. Maestra: Botta Giuseppina. Vice maestra e maestra
delle Aspiranti e delle Angiolette: Saporiti Rosa. Consigliere: Mussi Ida,
Macchi Altea, Mussi Emilia.
Infermiera.
Sig. Ceriani Carmela.
Elezioni delle Confraternite. Anche le consorelle ebbero la
loro assemblea generale per il rendiconto annuale e vennero elette: Priora,
Malnati Filomena; Vice Priora, Macchi Carlotta; Cancelliera, Bettinelli
Enrichetta; Tesoriera, Frattini Maria; Consultatrici, Montalbetti Pierina e
Battistella Orsolina.
Venne
poi stabilito che ogni qualvolta verrà portato ad una consorella od ad un
confratello il S. Viatico un gruppo di consorelle porteranno una candela accesa.
Per
i confratelli vengono riconfermati in carica: Priore, Montalbetti Eugenio; Vice
Priore, Mussi Filippo. Segretario, Saporiti Angelo; Cassiere, Battistella
Pietro; Consigliere, Mussi Guglielmo.
I Luigini. Ecco un’altra bella istituzione
fatta dal nostro Sig. Parroco. l’occasione venne propizia; la festa delle S.
Quarant’ore. il nostro Sig. parroco volle donare la loro bella divisa: veste
bianca, cordone e mantelletta celeste con la medaglia di S. Luigi. Essi
formeranno il coro per le Sacre Funzioni ed i paggetti durante le S.
Processioni. Speriamo che anch’essi corrisponderanno a tutti i sacrifici che il
Sig. parroco fa perché crescano buoni e virtuosi.
Ufficio Generale. Un’altra bella istituzione da
tempo sta maturando il nostro Sig. Parroco e che riuscirà veramente bella e
cara e che si farà tutti gli anni, è l’Ufficio Generale per i nostri Poveri
Morti. Già in molti paesi esiste ed è fra le feste più care dell’anno, è il
ricordo solenne tutto ripieno di preghiera e di suffragio per i nostri cari defunti.
L’occasione ci è venuta propizia: L’inaugurazione del nuovo Catafalco dei funerali. Era veramente vergognoso che si dovesse posare per l’ultima volta in chiesa il corpo dei nostri cari sopra un cataletto tutto logoro e sdrucito. Ed il nostro Sig. parroco che nella nostra chiesina così bella non vuole saperne delle topaie ancora avanzo di tanta antichità non ci ha nemmeno lasciato il tempo di riflettere che già ha preparato il disegno ed è in esecuzione; il Sig. Crosta Natale penserà a darci un opera bella.
L’occasione ci è venuta propizia: L’inaugurazione del nuovo Catafalco dei funerali. Era veramente vergognoso che si dovesse posare per l’ultima volta in chiesa il corpo dei nostri cari sopra un cataletto tutto logoro e sdrucito. Ed il nostro Sig. parroco che nella nostra chiesina così bella non vuole saperne delle topaie ancora avanzo di tanta antichità non ci ha nemmeno lasciato il tempo di riflettere che già ha preparato il disegno ed è in esecuzione; il Sig. Crosta Natale penserà a darci un opera bella.
Ma
se questa festa sarà cara per i nostri cari defunti perché tutti si
ricorderanno di suffragare i loro cari sarà per tutti la bella e solenne
occasione per adempiere il precetto Pasquale. Molti per pigrizia rimandano
l’adempimento da un giorno all’altro riescono poi a non ubbidire al grave
precetto, ebbene ecco l’occasione bella per tutti. Lo faremo ogni anno la Quarta di Quaresima che in quest’anno è
il 26 di marzo. Il Signor Parroco
sta preparando per l’occasione una bella immagine ricordo colla dedica.
Speriamo che col prossimo numero si possa dire parole veramente belle per la
riuscita di tanta e cara festa.
Battesimi. Botta Maria Teresa di Lorenzo.
Matrimoni. Montalbetti giovanni con
Cervini Carolina; Crosta Carlo con galli Pierina; Raimondi Enrico con Sgarella
Teresa.
Albo d’oro:
Il nostro Egregio Sig. Podestà al nostro caro Asilo L. 50.
APRILE
Ufficio Generale. L’abbiamo celebrato quest’anno
per la prima volta colla massima solennità, e speriamo che tale bella festa in
suffragio dei nostri poveri morti la faremo sempre tutti gli anni con crescente
solennità e divozione. Nella chiesa nuova era stata eretta la tomba nuova che
riuscì una vera meraviglia da tutti ammirata.
Dopo
mezzogiorno abbiamo fatto una bella processione al cimitero a portare i nostri
suffragi sulle tombe dei nostri cari.
La tomba nuova è riuscita proprio bene.
Tutta decorata ad olio in finto marmo, con fregi ed intagli in oro. Sul davanti
vi è dipinto la Risurrezione di Gesù, principale dogma della Divinità di Gesù e
caparra della nostra risurrezione. Nella parte opposta invece, la santa morte di
S. Giuseppe, tra le braccia di Gesù e di Maria SS. Egli è il protettore della
buona morte. Da un lato abbiamo la risurrezione di Lazzaro e dall’altro un
quadro della Sacra Scrittura, Daniele nella fossa dei leoni.
Nati. Saporiti Attilio di Carlo; Mussi
Antonia di Carlo.
Morti. Crosta Angela Ved. Gatti d’anni
82.
Albo d’oro:
Sig. Croce Angela di Origgio per il nostro Asilo L. 20; La Direzione
della Cassa di Risparmio ha assegnato per il nostro Asilo del sacro Cuore L.
150. Hanno mandato dall’America il loro abbonamento sostenitori dall’America la
Sig. saporiti Assunta, la signora Crosta Teresa, la signora Filomena Sommaruga.
Per il Viatico:
1 La camera dell’infermo sia
convenientemente pulita, e non troppo ingombra di mobili inutili.
2 Il letto
sia composto e decorosamente apparecchiato con biancheria pulita; così anche i
mobili.
3 L’infermo sia coperto con decenza e con biancheria di bucato. Abbia
almeno il capo sollevato sui guanciali, e se donna, velata con decoro. Sarà
bene se possibile, disporre sul letto, davanti all’infermo, un tovagliolo
ornato con pizzo e sovratutto un Crocefisso.
4 Un tavolo od un comò sia coperto
con tovaglia bianca, possibilmente con pizzo. Sopra vi si trovi un vasetto o
bicchiere con piattello pieno di acqua limpida, perché il Sacerdote vi si lavi
le dita. Non manchino mai almeno due candelieri decenti con candele accese, e,
se è possibile queste siano di cera.
5
Una pia persona abbia cura di preparare brevemente l’infermo a ricevere il S.
Viatico, come pure l’aiuterà a fare il ringraziamento. Ed anche, se occorre,
presenti all’infermo l’acqua per per meglio inghiottire la Santa Particola.
6
Le scale e il cortile dove passerà il S. Viatico, siano debitamente pulite, e
se di sera, rischiarate da lumi.
7 Specialmente i Confratelli e le Consorelle se appena possono
si facciano un onore ed un dovere di accompagnare il S. Viatico, che viene alla
loro casa e nella loro contrada. 8 Quando si amministra il S. Viatico tutti
quei di casa procurino essere presenti in ginocchio, almeno in una stanza
vicina a quella dell’infermo.
9 Coloro che rimangono alla porta di casa si
trattengano in preghiera. E’ anche raccomandabile la recita di qualche orazione
in comune.
10 La S. Chiesa concede tante belle S. Indulgenze a coloro che con
riverenza accompagnano il S. Viatico.
MAGGIO
Visite Illustri. Al giorno due di marzo in
occasione della Assemblea annuale del fascio, della benedizione e della
inaugurazione di un gagliardetto a Bolladello venne tra noi il Segretario
Federale Sig. Tuttoilmondo, ed il giorno nove venne tra noi il Ten. Col. Comm.
Prof. G. Spelta presidente federale dei combattenti e vollero vedere ed il
Parco delle Rimembranze e la Cappella Votiva Monumento ai Caduti ed entrambi
ebbero parole di encomio per la bella riuscita elogiando ed il Sig. Ing. Mayer
Podestà ed il nostro Sig. Parroco.
Condoglianze. porgiamo a nome di tutta
Peveranza le nostre vivissime condoglianze al nostro Egregio Sig. podestà Ing.
Astorre mayer per la morte del suo carissimo zio ed all’egregio Sig. Tobia
Scandroglio vice podestà per la morte dell’adorato suo Papà.
Per l’Estrema Unzione:
1 l’infermo si trovi preparato come per il S. viatico, curando di più (
se lo permettono le sue condizioni) che siano pulite le parti del corpo che
dovranno essere unte dall’Olio santo, e che le orecchie, le mani e i piedi
siano liberi.
2 Sul letto, preparato come per il viatico si ponga davanti agli
occhi dell’infermo un Crocefisso, che ogni famiglia deve far benedire per tempo
in articulo mortis.
3 Sul comò o sul tavolo, parato come per il Viatico: a) si
accendano due candele. b) si prepari un piatto con fette di pane e di limone,
in un bicchiere di acqua limpida; un asciugamano di bucato; un altro piatto vuoto
per il vasetto degli Oli santi; il vasetto ripieno di Acqua Santa. Sia accesa
poi una candela benedetta, la quale può essere tenuta nelle mani di una pia
persona.
4 Si prepari, se è sera, un lume per il Sacerdote che deve leggere, ed
uno sgabello, o piccola sedia per quando dovrà inginocchiarsi.
5 Una pia
persona presenterà al Sacerdote, quando occorra, l’Acqua Santa od il vasetto
degli Oli santi. un’altra persona aprirà le mani e scoprirà i piedi per la
sacra unzione.
6 Quando si amministrano gli Oli Santi tutti devono stare in
ginocchio rispondendo ad alcune orazioni del Sacerdote pregando da soli
sottovoce, schivando di parlare inutilmente anche con l’infermo.
7 Quanto ha
servito per gli Oli Santi (limone, pane, acqua, bambagia, ecc.) deve essere
bruciato e l’asciugamano che ha servito al Sacerdote non può essere adoperato
ad altri usi prima di essere lavato.
Cose Comunali in questi giorni abbiamo visto con piacere finalmente esaudite alcune
domande presentate alle nostre Autorità. Furono
messe alcune lampadine elettriche lungo le vie troppo buie e pericolose del
paese e venne impiantata la nuova
pompa al pozzo comunale. Questo è il primo passo all’altro bisogno più
grave quello dell’acqua potabile, che speriamo si inizieranno i lavori, come
quello della copertura del Rile. Diciamo presto perché abbiamo visto che a
Cairate già si lavora presso le scuole come pure a Bolladello, ora tocca a
Peveranza.
A Cairate si sta facendo una bella opera nel Cimitero, speriamo che si ricorderanno anche della casa mortuaria del nostro per altro che per un senso di economia per riparare dalle intemperie gli attrezzi dell’affossatore.
A Cairate si sta facendo una bella opera nel Cimitero, speriamo che si ricorderanno anche della casa mortuaria del nostro per altro che per un senso di economia per riparare dalle intemperie gli attrezzi dell’affossatore.
GIUGNO
In Casa Nostra. il mese di Maria in quest’anno
in omaggio al 75° dell’Apparizione della B.V. immacolata di Lourdes, il nostro
Sig. Parroco volle che fosse tutto lurdiano.
Prima Comunione.
Ecco
i nomi:
Mascarello Giuseppe col padrino Graziani Andrea;
Crosta Lino con Crosta
Livio;
Uslenghi Mario con Cervini Aldo;
Canavesi Giuseppe con Mussi Velio;
Dellavalle Carlo con Pierino;
Saporiti Emilio con Cervini Bruno; Saporiti
Cesarino con Luigi;
Montalbetti Franca con Montalbetti Dina;
Nelessi Giulia con
Maria;
Asilo . Si può dire che il nostro Sig.
Parroco vive per il nostro Asilo ed appena lo può lo dimostra con fatti per
nulla badando a fatiche ed a spese. In questo mese volle impiantare una bella
altalena per farli divertire e dotò l’aula di un bello scaffale in noce per
mettervi tutto il materiale didattico. ora i nostri bambini stanno lavorando
per preparare il saggio che daranno in occasione della festa di S. giovanni
che probabilmente celebreremo nel mese di Luglio.
Albo d’oro:
La Signora Tilde Mayer, la
buonissima mamma del nostro caro Sig. Podestà ha fatto giungere al nostro Sig.
parroco un gentile biglietto con L. 50 per il nostro Asilo; La Signora tronconi
Regina ha donato tutta la tela necessaria per fare il sipario per il palco del
saggio dei bambini dell’Asilo; Il Sig. Ing. Guglielmo Vita con gentile
pensiero volle ricordarsi del nostro Asilo mandandoci in memoria dell’amato
padre Comm. Virginio L. 150; Così pure il Sig. Tobia Scandroglio nostro Vice
Podestà in memoria di Suo Padre L. 50. Il Sig. Montalbetti Eugenio sempre pronto
ha versato per il nostro Asilo la sua azione firmata di L. 60 annue (ed a dire
il vero è l’unico perché gli altri si sono dimenticati subito dopo aver
firmato). A tutti a nome dei nostri bambini un bel grazie di cuore.
Defunti. Il 26
aprile spirava nel bacio del Signore Crosta
Carolina (Quatra) di anni 72
dopo una lunga malattia sopportata con santa rassegnazione munta da tutti i
conforti di N.S. religione e dopo aver acquistato il S. giubileo. In lei
perdiamo una grande benefattrice. In tute le opere parrocchiali volle dare
sempre il suo contributo. La ricordiamo ancora quella sera che gettavamo le
fondamenta del nostro Oratorio a lavorare fino a tarda ora ed incitava tutti al
lavoro. La vediamo a soccorrere ed aiutare il nostro Asilo! Non mancò a
contribuire sia per la spesa delle sandaline, come dell’altare e della Cena
degli Apostoli, così pure delle spese della Chiesa. Suo dono è l’armadietto che
troviamo nella cappella votiva dei Caduti del Cimitero. I Nostri Cantori nei loro bisogni non ricorsero mai a Lei
invano. Terminò la sua vita lasciando nelle mani del Sig. Parroco cento lire
per l’Asilo e 100 lire per i nostri cantori. I funerali furono imponentissimi.
Fra i Cipressi. Crosta Carolina; Saporiti Paolino anni
26.
LUGLIO
Cimitero. Sappiamo che già venne deliberato dal podestà
la costruzione delle due casette al cimitero come casa mortuaria e ripostiglio,
nella facciata davanti due belle finestre, e tutti i cordoni ai viali in
cemento si che il nostro Cimitero si può dire compito.
Intanto
vorremo fare una domanda al Signor Podestà, che ci provveda all’acqua potabile al il più presto che tra le cose necessarie
è la più necessaria.
Morti.
Castiglioni Vittoria anni 21.
AGOSTO
Colonia Elioterapica. Dopo tante e replicate
insistenze e da parte delle autorità Comunali e delle Opere Assistenziali il
nostro Signor Parroco ha accettato la direzione della Colonia delle cure del
Sole in Peveranza, e così siamo certi del buon esito e che darà tanto bene per
la salute dei nostri bambini. Già si sta preparando tutto il necessario ed un
costumino tutto uguale. Anche le mamme vorranno approfittarne di questa benefica
istituzione che costa sacrifici non pochi e non pochi soldi.
Festa Patronale. Anche quest’anno un'altra
novità: di solito nel secondo giorno della festa patronale si celebrava un
ufficio solenne per i nostri morti, ma noi già abbiamo incominciato in quest’anno
a celebrare l’Ufficio Generale dei nostri Morti la quarta domenica di
Quaresima, per dare occasione a tutti di fare Pasqua. Ed allora ritorneremo
ancora all’antico di celebrare la seconda festa patronale onorando S. Rocco. E perché per un altr'anno non
celebrarla questa festa più solenne del solito portando in processione anche la
statua del Santo che veneriamo nella nostra Chiesa. Per quest’anno ci basti
incominciare per il prossimo anno faremo di più.
Tra i Cipressi. Defendi Carlo di Carlo di poche
ore.
Albo d’oro:
La Famiglia Crosta Natale
ricordando l’anniversario del povero Florio L. 10.
SETTEMBRE
La festa Patronale della B.V.
Assunta. Tutti
gli anni sempre bella e cara e tanto devota. Anche quest’anno la si vole fare
con tanta solennità perché si desiderava dalla B.V. due belle grazie: la
pioggia sospirata perché le nostre campagne inaridivano e minacciavano il
raccolto delle campagne, e perché la B.V. togliesse dal nostro paese un
triste fatto che si avverava tutti gli anni, che proprio in questi giorni
avveniva sempre qualche brutto fatto che ci turbava. Abbiamo cominciato con la
novena solenne e colla Santa Comunione generale non solo dei confratelli colla
loro bella divisa ma anche delle donne. Il paese tutto parato a festa ed a sera
la S. processione accompagnata dalla musica. Non è mancata nemmeno la
tradizionale offerta della cera. E la Madonna ha ascoltato le nostre
preghiere perché appena venne esposta nella sua cappella il cielo che fino
allora si era manenuto infocato si coprì di nuvole e di notte ci diede
abbondante acqua si che le campagne ne furono ristorate. Anche l’altra
grazia non è mancata, onde tutti ne furono veramente contenti. Una fiumana di
gente dei paesi vicini vennero a rendere grazie alla nostra cara Madonna. Ma se
la penna ha tutte le belle parole nel descrivere la festa della B.V. pure non è mancato il codino del Demonio
che ha fatto sì che venisse sospesa la seconda festa, la festa di S. Rocco.
L’animo nostro straziato dal dolore mentre porge protesta perché la si finisca una
buona volta di profanare i giorni tanto solenni esclama: “ Signore perdonate ai
colpevoli, perché non sanno quello che fanno”.
Pellegrinaggio. tra le iniziative del nostro
Sig. parroco ecco il pellegrinaggio. Ma che cosa è il pellegrinaggio? Non è una
passeggiata sportiva, e nemmeno un divertimento turistico ma bensì un’opera di
pietà e di penitenza, praticata dai Santi e tanto raccomandata ed indulgenziata
dalla S. Chiesa. S. Carlo li compiva tutti a piedi e digiunando, Roma e i più
celebri Santuari Diocesani erano meta delle sue divozioni ed a Varallo abbiamo
visto il bugigattolo e sua stanza ed anche il letto dove prendeva riposo. Ecco
il perché il S. Padre concede il massimo giubileo a chi pellegrina a Roma. Però
ora sono cambiati i tempi e molti vanno ai Santuari non da pellegrini ma da
sportivi, per divertirsi alle volte anche per commettere peccati. Quanti sono
al giorno d’oggi che visitano le cappelle in silenzio meditando e pregando? Se
così sono i pellegrini ecco la ragione per cui molti non sono troppo favorevoli
ai pellegrinaggi. Si preferisce il divertimento, la baldoria, da soli, per essere liberi, il Santuario che si vuole visitare non è per ottenere il
consenso dai genitori, per far mettere un po’ di polvere negli occhi.
Come
si deve quindi fare il pellegrinaggio? Prima di tutto col santificarlo
coll’accostarsi ai SS. Sacramenti e poi con una condotta decorosa, buona, sia
pure anche con quella Santa allegria e gioia che rende belle le nostre azioni.
Con questo scopo il nostro parroco ha indetto il pellegrinaggio a Varallo per
visitare il Sacro Monte colle artistiche cappelle e le pitture del Luini, ad
Orta per vedere quello di San Francesco, a Boca per venerare il S. Crocifisso
miracoloso, ad Arona per visitare le reliquie di Carlo Borromeo e la sua
grandiosa statua. Bellissimi i luoghi, splendido il servizio della Auto
corriera del nostro compaesano Macchi. Non mancò una bella gita sul lago
maggiore in motoscafo e nemmeno l’allegria. tutti ne furono entusiasti.
Pellegrinaggio a Varese. A chiudere bene la cura
Elioterapica il nostro Signor Parroco dispose di condurre tutti al Sacro monte
di Varese ed al monte delle tre crocette.
Nati. Cattaneo Piera Paola di
Rinaldo.
Morti. Cattaneo Piera Paola di Rinaldo
di giorni 6. Crosta Rosa vedova Martegani d’anni 60.
Scrive
Don Giovanni: In quest’anno si tenta
ancora introdurre il ballo durante la festa patronale, avvertiti dal parroco
non si diede ascolto ed allora si sospese il secondo giorno della festa col far
togliere le sandaline e col dire solo una S. Messa di morto con semplice
segnale.
Il circolo poi dove si è ballato, che vollero avere
prepotenza non ebbero nemmeno la benedizione a Natale. Chiesto perdono e
promesso che avrebbero proibito il ballo il parroco negli anni seguenti
benedisse ancora i locali.
OTTOBRE
Cura Elioterapica. Alla fine del mese di agosto
abbiamo chiuso la cura del sole che ha portato grande benessere alla salute dei
nostri bambini, le cartelle sanitarie ce ne danno la prova. A chiudere bene
il nostro Sig. Parroco volle portare tutti i bambini al Sacro Monte di
Varese con autocorriera. immaginarsi l’allegria su quei volti paffuti ed
abbronzati dal sole. Le mamme dicevano che da parecchie notti i loro figliuoli
non facevano che sognare la bella passeggiata. Difati ci siamo divertiti tanto.
In tutti i paesi che passavamo si vedeva correre persone al nostro passaggio
ammirati da tanta allegria di quei frugolini. Giunti alla Prima Cappella
abbiamo lasciato l’autocorriera per incominciare la salita al Sacro Monte e
vedere le belle e artistiche Cappelle. Si saliva ordinati come se fosse un
collegietto. Ad ogni Cappella il Sig. Parroco dava la spiegazione. Ogni bambino
aveva con se un caro peso, però con la proibizione di toccarne, era la
colazione al sacco. immaginiamoci come grande doveva essere la tentazione,
pareva che ad ogni passo di salita aumentasse l’appetito. Alcuni senza farsi
scorgere facevano il mestiere del topolino, bucavano la carta del loro
pacchetto e rosicchiavano. Poetico fu quando il Sig. Parroco li condusse dietro
al Sacro monte sopra una collinetta, e diede il segnale d’assalto …. alla
colazione. Per incanto erano cessate le grida, solo si vedeva un invidiabile
muovere di mandibole. Terminata la colazione al sacco si diede principio alla
salita al monte delle tre Crocette. Immaginarsi quanta gioia nel trovarsi così
in alto. Sotto i piedi si vedevano le colline del varesotto tutte disseminate
di case e di ville. lontano lontano il maestoso Seminario di Venegono. Al
belvedere abbiamo visto la funicolare in arrivo. Nel ritorno abbiamo fatto
visita anche al Seminario di Venegono.
Pellegrinaggio a Varese. La bella riuscita della
passeggiata dei bambini ha invogliato anche i grandi a fare un bel
pellegrinaggio al Sacro monte. Al mattino dopo essersi accostati ai Santissimi
Sacramenti e di aver assistito alla S. messa, con un autocorriera siamo partiti
per il Sacro monte. Questa volta si capiva che mancava la massima parte la
gioventù che sono quelli che tengono allegri la comitiva. Però non mancò quella
gioia che rende piacevole ogni passeggiata. visitate divotamente tutte le
Cappelle, ed il Santuario della B. Vergine abbiamo fatto il nostro pranzo sopra
una bella altura. Terminato il pranzo un buon gruppo sono saliti al Belvedere
alle tre Crocette, altri più giovani hanno voluto dare la scalata alla montagna
più alta che stà di fianco al Sacro monte. A sera stanchi ma pienamente
soddisfatti siamo tornati a casa.
Pellegrinaggio a Torino. Per soddisfare al piacere di
molte persone che desiderano andare a Torino a venerare la S. Sindone esposta solennemente il
Sig. Parroco sta organizzando un pellegrinaggio per Torino per il giorno 8
ottobre. Speriamo che possa avere buon fine.
Nati Saporiti Ersilia Rosa di
Gerolamo.
NOVEMBRE
Pellegrinaggio a Torino. Come abbiamo già annunciato,
abbiamo fatto il pellegrinaggio a Torino per venerare la S. Sindone.Il
pellegrinaggio fu riuscitissimo, nessun incidente, improntato di soda pietà e
di buona allegria. Alla nostra partenza erano accorsi moltissimi, tuti
desiderosi di aver potuto partecipare se gli anni non fossero tanto tristi. A
Biella abbiamo fatto sosta per visitare questa cittadina. A Torino erano già
pronti a riceverci i nostri compaesani Saporiti
che ci furono larghi di mille gentilezze e ci furono di guida nel visitare la
città. Visitammo la S. Sindone proprio da vicino, così pure il Diorama nel
Seminario che attirò la nostra piena soddisfazione.
Piazzale della Chiesa. tra le belle idee del nostro
Parroco è sempre stata anche questa, la sistemazione della piazza della Chiesa.
Ora sembra un promontorio irregolare, dovrebbe essere invece essere piana al
livello delle due strade, ed allora la Chiesa sembrerà rialzata di circa due
metri con una serie di otto gradini. Tutte le Chiese dovrebbero portare sul
davanti una gradinata. Se le fondamenta ce lo permetteranno perché non
farlo? Il Signor podestà ci ha promesso tutto il selciato, la ditta Saporiti
tutto il movimento della terra, tutta popolazione perché non concorrere alla
spesa della gradinata? mettiamoci all’opera con coraggio, e noi che abbiamo
fatto tante cose faremo anche questa.
Albo d’oro:
Sig. Croce Angela di Origgio
L. 20 per i bambini dell’Asilo perché preghino per i suoi cari morti.
Nati. Galli Agnese di Gaetano.
Morti. Saporiti Mario fu Pompeo di anni 38.
DICEMBRE
Giorno
dei Santi. In quest’anno per la prima volta ho visto un numero veramente
grandioso che ha partecipato alle cerimonie in suffragio ai nostri poveri
morti. Il nostro Cimitero era tutto pieno.
LEZIONI DI MORALE: Parole di fuoco:
Che dire di quelle Signorine che si credono brave a portare al
cimitero mazzi di fiori in bicicletta? Esse danno a vedere di non comprendere
l’azione che fanno portare fiori è un segno di addolorato affetto di amore e di
pianto, ed i fiori che sono vivificati con lacrime e sospiri non solo valgono a
nulla, ma sono quasi segno di disprezzo, e chi di noi non riesce a persuadersi
che queste signorine abbiano questi sensi di amore verso i loro poveri morti
con quell'aria, con quel mazzo di fiori, su quella bicicletta? Non sarebbe
meglio andarvi a piedi e con tra le mani la corona del Santo Rosario?
Piazza della Chiesa. Dopo aver pensato e chiesto
parere da persone tecniche ho deciso per ora di non toccarla, perché non ci
porterebbe quella estetica che desideriamo.
Asilo.
Alcune mamme hanno chiesto che venissero raccolte coi bambini anche quelle che
frequentano la prima elementare, perché avendo esso solo mezza giornata di
scuola, al mattino ed al giovedì erano sbandate per le vie del paese e
dimenticavano non so lo i compiti ma anche quello che la Sig. maestra aveva
insegnato. Il Sig. parroco ha accolto con entusiasmo tale iniziativa, anzi
desidera che tutti ne abbiano ad approfittare e promette a coloro che l’avranno
frequentato fino al mese di Giugno di dare un bellissimo premio. ringraziamo
poi i buoni che hanno offerto la legna e le patate per l’Asilo. un
ringraziamento speciale al Sig. Montalbetti Giovanni che si è offerto di
segarla gratuitamente.
Albo d’oro:
La Signora Bini Enrichetta in
Saporiti ha donato una bellissima tovaglia per la Cappella dei Caduti. grazie
infinite.
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