1936
GENNAIO
Anche le belle Feste del S. Natale in quest’anno le
abbiamo passate con acqua e neve e molto freddo. Ricorda tutti i nostri soldati
in Africa.
Cinquantesimo
di Sacerdozio.
Si celebrano in Brasile il cinquantesimo di sacerdozio
del nostro caro Padre Mansueto uno dei primi missionari in Brasile.
Trono
portatile. Già si stà lavorando perché riesca veramente bello e
così faremo all’Assunta bellissime feste.
L’offerta
delle fedi Nuziali. Peveranza ha
superato ogni aspettativa, hanno offerto più di 90 fedi, una percentuale
superiore a tutto il comune tanto che il segretario politico riconoscente ha donato
15 kg di riso per i nostri bambini dell’asilo.
LEZIONI
DI MORALE: L’ALBERO DI NATALE – Finalmente
anche a Peveranza è scomparsa la brutta usanza straniera ed eretica dell’albero
di natale che oltre che ad essere scipita recava molto danno alle nostre
piantagioni, perché i boschi erano devastati specialmente dalle pianticelle più
belle e più promettenti e così è ritornato a rifiorire il bel Presepio
cristiano ed italiano.
FEBBRAIO
Storia di
Bolladello. nella vicinanza della chiesa trovavasi il cimitero
aperto che il curato del paese disse di voler far chiudere entro breve tempo.
Il Parroco era Prete Ambrogio de Martignonibus il quale aveva allora 45 anni ed
era stato ordinato prete nel 1543. Divenne curato di Bolladello ai 16 di
novembre del 1562 in seguito alla rinuncia dell’ultimo rettore prete Giulio
Castiglioni. In paese esistevano altre due chiese, una dedicata a S. Calimero
aperta non interamente coperta di tegole e poco suolatavi era solo un altare.
Il campanile mancava. In essa si celebrava raramente, solo tre o quattro volte
all’anno.
MARZO
In casa
Nostra. Il signor Parroco invita P. Mansueto a rientrare in
Italia per passare insieme le feste della B. Vergine Assunta in agosto.
Trono della Beata Vergine. Di stile gotico circondato da angeli, con quattro angeli ai lati è in
esecuzione.
Novità. In
vendita presso il sign. Uslenghi prestinaio cinque qualità di cartoline con la
raccomandazione di invece che spedire
certe cartoline scipite e pornografiche usare le nostre cartoline e così faremo
conoscere il nostro paesello ed anche se possibile introdurre un po’ di
commercio.
Esse rappresentano: la casa parrocchiale, la facciata della
chiesa, la croce ricordo dell’Anno Santo, il nostro Cimitero, la Cappella ai
caduti e tomba dei parroci.
Nati. Saporiti
Giuseppina di Edoardo, Crosta Angelo Antonio di Carlo.
APRILE
Visita
Illustre, il giovedì grasso abbiamo avuto gradita visita,
il Sig. Ing. Astorre Mayer nostro Podestà venne a far visita alle scuole, colla
sua fidanzata signorina Elena Levi dei Baroni de-Veali di Torino.
Volle fare visita anche al nostro Asilo e distribuì caramelle e paste a tutti i bambini; la buona signorina consegnò una busta al Sig. parroco per i poveri della Parrocchia ed il papà del Sign. Podestà per il nostro Asilo.
Ecco un bel fidanzamento ben incominciato non a base di gozzoviglie ed ubriachezze come fanno tanti cristiani, ma a base elemosina e del bene. Imparino almeno questo anche i buoni cristiani.
Al Sig. Podestà ed alla signorina sua Baronessa i migliori auguri.
Volle fare visita anche al nostro Asilo e distribuì caramelle e paste a tutti i bambini; la buona signorina consegnò una busta al Sig. parroco per i poveri della Parrocchia ed il papà del Sign. Podestà per il nostro Asilo.
Ecco un bel fidanzamento ben incominciato non a base di gozzoviglie ed ubriachezze come fanno tanti cristiani, ma a base elemosina e del bene. Imparino almeno questo anche i buoni cristiani.
Al Sig. Podestà ed alla signorina sua Baronessa i migliori auguri.
Si prepara l’opera “S. Pancrazio” alla guida del Direttore Eligio De-Tomasi di Ferno amico del parroco.
Ecco
l’elenco dei neocomunicati:
Baggio Valente di Aldo, padrino suo papà;
Baggio
Francesco di Giuseppe, padrino il nonno Valente;
Minelli Bambina, la sorella
Carla;
Mascheroni Maria, la sorella Giuseppina;
Mussi Maria di Angelo, madrina
Andreazzi Assunta;
Saporiti Virginia di Angelo madrina Saporiti Geromina;
Saporiti Luigia di Francesco, madrina Macchi Maria;
Saporiti Giuseppina madrina
Saporiti Maria;
Statuto Gina di Giuseppe, Madrina Montalbetti Rita.
Ora la
decisione per il pavimento della chiesa, ma prima il Sig. parroco
vuole vedere il suo cortile pieno di sabbia, condotta da coloro che hanno i
cavalli, muli, ecc.
Storia di
Bolladello. Per terminare ricorderemo che allora esisteva un’altra
chiesa dedicata a S. Giacomo e Filippo e misurava 18 brazzia in lunghezza e 7 in
larghezza, ma trovavasi in condizioni veramente spaventose senza tetto, senza
porte, tanto che venne l’ordine di chiuderla o di abbatterla; e questa era la
chiesa che usavano i nostri antichi padri dopo la distruzione di Castel Seprio
quando non ancora esisteva la nostra Cappella (??) era allora ufficiata da un canonico che veniva nei giorni
festivi da Gallarate. Appena ci sarà possibile parleremo un po’ anche di Rovate
per riprendere poi quella di Peveranza.
Battesimi: Giancarlo
Luigi Cattaneo di Romeo.
MAGGIO
Statistica. Le famiglie di Peveranza sono a questa data 125.
Matrimoni
Castiglioni Anastasio e Saporiti Rosetta;
Battesimi
Battistella Antonio Pietro di Giuseppe, Zaroli Rosanna Gabriella di Felice.
GIUGNO
In casa
Nostra. Per noi il giorno dell’Ascensione è la bella data della
prima Comunione dei nostri fanciulli tanto solenne e commovente.
Le Colonie. Abbiamo
passato anche delle belle giornate patriottiche in questo mese. Il 5 maggio
udita la bella notizia della vittoria delle nostre armi in Africa tutti si sono
riversati in massa alla chiesa e poi formatosi un corteo si sono fermati
davanti alla sede del fascio dove il Sig. Parroco tenne un vibrante discorso
patriottico, il giorno 9 si attese febbrilmente l’adunata e grande fu la gioia
per la fondazione dell’Impero. Il giorno seguente si cantava il Te Deum in
ringraziamento.
Santa
Cresima. Il giorno 25 Luglio il nostro Cardinale Arcivescovo
sarà a Gallarate per amministrare la S. Cresima a tutti i bambini della Pieve,
quindi si facciano un dovere i genitori di iscrivere i loro figliuoli che hanno
compiuto il settimo anno e di mandarli alla dottrinetta e di provvedersi per
tempo e dei certificati di battesimo e dei padrini.
Le Nostre
Feste. Fervono i lavori preparatori alle grandi feste, il trono sta
ultimandosi, ed incominciano i
lavori del pavimento della Chiesa fatto tutto in mosaico. Certo sarà
unabella spesa ma sarà un lavoro grandioso.
Nati. Saporiti
Vittoria Carla di Carlo.
LUGLIO
Trono della
B. V. Assunta. Uno dei
grandi desideri è ormai appagato, un bel trono portatile tutto in legno intagliato
e dorato ad oro fino, che servirà ogni anno per portare in trionfo per le vie
del nostro paese l’effige miracolosa della nostra cara Madonna.
E’ opera
pregevole della ditta OBLETTER di Ortisei Gardena.
Gli angioletti
sembrano voler parlare.
Quanti lo videro ne furono veramente meravigliati.
Quando
giunse per ferrovia l’hanno trasportato due bei cavalli bianchi tutti ornati di
fiori.
Anche Il Capocelo
da mettersi sull'altare maggiore è riuscito una bella opera di scultura stile
barocco che bene si adatta al nostro Altare.
Ora manca un ultima opera da porre a compimento, il pavimento a mosaico di
tutta la nostra chiesa che speriamo riuscirà un opera di piena compiacenza a
tutti.
Già furono
fatti gli altari della B. Vergine e di S. Giuseppe dono di persone buone.
Già sono
ultimati i pavimenti della casa parrocchiale fatti tutti in mosaico seminato.
Matrimonio De Silvi – Crosta; 26 luglio 1936 (ACG), a dx nella foto mio Padre con l'abito Bianco nato nel dicembre 1931 aveva quindi in questa data nemmeno 5 anni. |
Per la festa d’agosto prevede una bella parata in
chiesa, un po’ di illuminazione al
campanile, le vie del paese parate in un modo fantastico non mai visto,
anzi fin da ora si capisce che si vorrà fare una festa non mai vista.
Fotografi
faranno fotografie del paese e della processione si che avremo molte
fotografie da pubblicare sul giornaletto.
E quello in più che farà piacere al
sig. Parroco ed onore al paese e che regnerà in paese un buon ordine che
toglierà la cattiva fama che circola nei paesi vicini a nostro riguardo.
In Casa
Nostra. Le opere indette per la festa patronale sono ormai tutte ultimate e
come si desiderava. Il capocelo già
signoreggia dall’alto dell’altare, il lampadario
in mezzo alla cupola della nostra chiesa sembra una colomba che distende le
ali; il pavimento in mosaico è ben
riuscito, tutte le cose sono a posto si che chiunque che entra nella nostra
chiesina dice: che bella chiesa. Che dire poi del Trono della B.V. Assunta? Coi suoi otto angioletti che faranno
festa alla B.V. coll’arco in stile gotico si eleva come una nube tutta d’oro,
sarà certamente l’ammirazione di tutti. Come sarà contento anche il nostro
concittadino P. Mansueto nel lontano Brasile conoscendo quanto abbiamo fatto in
suo onore.
Cresima. Il giorno 25 ben trenta fanciulli e fanciulle
hanno ricevuto la S. Cresima ed un bel numero di confratelli hanno partecipato
al convegno di Gallarate.
E noi come faremo le nostre feste? entusiasmo non ne
manca, già i manifesti ai paesi vicini sono stati esposti, i forestieri si
aspettano grandi cose. Il paese sarà
parato dall'apparatore di Busto, una
bella illuminazione sul campanile, il corpo musicale di Cairate ci farà
sentire le sue belle note musicali, i cantori oltre all'accompagnamento della
S. Messa ci eseguiranno l’opera di S. Pancrazio. E la popolazione cosa farà?
grandi cose, archi trionfanti, fiori, alla
sera del secondo giorno anche illuminazione alle case, una processione
devota e solenne. I fotografi ci daranno
le fotografie che tramanderemo ai posteri quanto abbiamo fatto e sappiamo
fare.
Albo d’Oro il nostro
Minelli Enrico dall’AOI manda il suo
obolo per il Trono della B.V., il Sig. Molina Agostino ammirato del bel trono
offre L. 50.
DISGRAZIE
- Il giorno 21 Carlo Saporiti di
Gaudenzio scendendo in bicicletta dalla costa di Cairate causa la rottura dei
freni andava a cozzare contro il parapetto della strada; trasportato d’urgenza
all’ospedale di Tradate decedeva, lasciando la moglie e due bambini.
Matrimoni N.N. con
N. N.;
Morti Rossi
Maria d’anni 76.
SETTEMBRE
Grande gioia per la riuscita della festa d’agosto.
Il ritorno
dei nostri legionari dall’Africa. Anche tra noi è tronato il nostro legionario Cattaneo
Alfio che dopo aver combattuto aspramente colla 28 ottobre, e che dopo molte
fatiche e peripizie davano all’Italia grande l’Impero. Già era ritornato pure
dall’A.O. Nalesso giovanni. Grande fu l’acoglienza fatta a Cattaneo, e
certamente sarebbe stata più grande se avessimo avuto insieme anche Montalbetti
Gerardo che attualmente si trova a Mogadiscio, e Minelli Enrico ad Asmara e
Saporiti Felice.
Ecco il
gruppo dei nostri giovani che vollero l’onore di portare per la prima volta il Trono della B.V.:
Crosta Oreste ed
Alberico;
Crosta Giovanni, Livio e Fiorino;
Saporiti Leonardo, Primo e
Roberto;
Mezzetti Luigi;
Saporiti Lino;
Battistella Giovanni;
Galli Paolo;
Saporiti Italo;
Macchi Angelo e Luigi;
Mussi Peppino (vedi foto).
Albo d’Oro Macchi
Pierino offerta; N.N. dall’Africa Orientale offerta.
Nati Macchi
Gianfranco di Pierino;
Morti Crosta
Filippo di anni 60.
OTTOBRE
Albo d’Oro: I cantori hanno dato L. 50 per l’Asilo e L.
150 per la Chiesa; la Sig.a Saporiti Assunta ha mandato dall’America L. 100 per
la minestra dei bambini dell’Asilo a ricordo del marito defunto Crosta.
Nati
Montalbetti Mario di Bartolomeo.
NOVEMBRE
In Casa
Nostra. REPRIMENDA DI COSTUME: molte famiglie sono tirchie a dare per la
chiesa, perché?
Una volta si dava di più si era più generosi… ed allora
diciamolo in segreto, diminuisce la fede e aumentano i vizi… Prova ne sia:
quanti sono che ascoltano la S. Messa al mattino? Quanti perdono Messa e
dottrina alla festa? Una volta in Peveranza quanti mangiavano di grasso il
venerdì? Quanti ora? Quanti sono i Matrimoni che si possono fare col velo
bianco? Le nostre figliuole (anche dell’oratorio!) come fanno?
Divertimenti. Ciclo di
divertimenti cinematografici.
Visita – Venne dall’America (Sud America, Argentina per precisione n.d.r.) per un viaggio sportivo il Sig. Saporiti
Annibale nipote del defunto D. Ambrogio, e fece visita parecchie volte al Sig. Parroco.
Prima di partire non dimenticò i propri defunti e fece promessa al Sig. Parroco
che ritornato a Cordoba avrebbe parlato coi fratelli e sorelle per decidere di
un bel regalo alla nostra chiesetta.
Certo noi attendiamo con ansia alla
risposta.
Belle
Notizie. Ci hanno assicurato che (finalmente) avremo il
telefono e nel prossimo anno la rete per la distribuzione dell’acqua potabile.
Speriamo presto che le promesse diventino realtà il più presto possibile.
Matrimoni. N.N. con
N.N.
DICEMBRE
IL
COMUNE E PEVERANZA
Sappiamo che il
censimento del 1936 riporta come la popolazione di Peveranza sia di 685 anime,
78 bovini, 16 equini e 10 suini.
In Casa
Nostra. REPRIMENDA DI COSTUME: Anche il 4
novembre è una cara data che ci ricorda i nostri caduti nella grande guerra, ed
il sig. Parroco ci tiene tanto a celebrare la S. messa nella Cappella dei
Caduti, ma molti fanno consistere questa cara data in un bel pranzo ed in una
brutta ubriachezza: non vi pare che questo sia un insulto per le povere madri e
le vedove e gli orfani di guerra? Si tirchia nel fare celebrare i suffragi e si
abbonda nelle damigiane di vino.
Morti. Tresoldi
Carlo d’anni 77.
Storia di
Rovate. Ecco a mantenere la parola ed a continuare un po’ di
storia. Ora tocca una parola su Rovate, paesello vicino, poi finalmnete
parleremo di Peveranza. Quando venne fondata Rovate? Non si sa, però è certo
che già esisteva verso il 1400. La Parrocchia però non l’abbiamo che molto più
tardi, verso il 1540. Il beneficio era troppo misero ed i parroci non potevano
avere nemmeno il necessario per vivere, ed allora vi si recavano solo alla
domenica. Solo dopo il 1450 si stabilisce con atto notarile la decima, solo
allora incominciano ad abitarvi i parroci.
Il suo nome deriva da rovi, roveti, ad indicare che
attorno sorgevano molti boschi, ciò che del resto vediamo al giorno d’oggi.
Proprietaria del luogo era una corporazione religiosa di Valeria, poi dei
signori Archinti che tenevano i loro possessi da Albizzate a Bolladello, poi
passo alla famiglia Pozzi di Busto. Ebbe l’onore a quei tempi di albergare una
guarnigione di soldati spagnoli che come disse il Manzoni sapevano insegnare la
modestia alle fanciulle. Difatti un anno venne un triste fatto. Un soldato
partendo a cavallo lo rapiva una giovane sposa, la popolazione a questo fatto
si sollevò e con vanghe, zappe e randelli assalirono quel disgraziato sì che il
marito lo uccideva con un archibugiada. Il governo mandò terribile castigo,
tanto che per togliere questo crimine al paese dovettero vendere dei terreni del
beneficio e pagare una grossa multa. Il beneficio così diventava misero e
sarebbero stati senza parroco se i buoni non avessero poi lasciato terreni
tanto che divenne un beneficio migliore di quello di Peveranza.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.