1937
GENNAIO
In
casa nostra. In questi giorni il nostro paesello si è
popolato di un centinaio di nuovi abitanti venuti da altri paesi.
Economicamente non troveranno gran che in un paesello senza industrie ed
abbastanza lontano dai grossi centri… si dice che forse apriranno i battenti degli
stabilimenti, speriamo.
Battesimi. Galli
Elio Giacinto di Gaetano.
Defunti.
Saporiti Francesco d’anni 68. Mussi Giovanni Angelo d’anni 70.
In morte di due personaggi di Peveranza: E’ giusto
che La Voce del Parroco dica una parola di questi due scomparsi che hanno fatto
tanto bene alla nostra Chiesa.
Chi non conosce Mussi Giovanni chi non lo ricorda quando in chiesa
distribuiva le sedie?Come era interessato! Era per lui un offesa il non pagare la sedia,
faceva il suo dovere con passione e pieno di fede.
Saporiti
Francesco o meglio come lo chiamavano tutti “Luca”. Era
nostro Fabriciere, confratello ascritto
al Terz’Ordine di S. Francesco. Sempre pronto in coro. Uomo pieno di fede, per
le cose della chiesa non diceva mai di no. Avrebbe meritato un monumento di
riconoscenza.
IL COMUNE E
PEVERANZA - Cambio nella spedizione della posta. Prima partiva
da Cairate alle 6,30 ed alle 18,30 ma nelle frazioni veniva tolta alle 8,30 e
14,30 di modo che doveva rimanere ferma in posta a Cairate fino alla sera, ora
invece con provvedimento viene spedita alle 12,33 col treno 446 N e da
Castellanza col treno 246; così la corrispondenza avrà un movimento più veloce
e di grande utilità alle industrie.
FEBBRAIO
In
casa Nostra. Il S. Natale, cara festa e ripiena di pace e di
gioia, ma invece noi in quest’anno l’abbiamo celebrata non troppo contenti.
Da
un mese infieriva l’influenza e le nostre campane suonavano mestamente a
rintocchi. molti erano ammalati, molti erano convalescenti ed altri paurosi
stavano guardinghi. Proprio in quella mattina era morta Maraggia Amalia,
Cattaneo Giuseppe suo cognato era grave, ed allora anche la bella solennità
ne ebbe a sentire. Il giorno 25, festa della Conversione di S. Paolo, abbiamo
aperto il nostro Asilo (finalmente) con 32 iscritti. La spesa venne fissata a
L. 8 al mese con la minestra. Abbiamo potuto fare questo mercè la bontà e la
generosità dei Sog. Cav. Ing. Mayer nostro Podestà, che ci ha assicurato la
cifra di L. 2500, mercè la bontà di sua mamma Sig. Mayer-Vita Tilde sempre
generosa ha donato il grembialino a tutti gli iscritti, una bella veneziana e
indumenti per i poveri.
Il giorno 25 colla festa della Sacra Famiglia
abbiamo celebrato la festa di S’Antonio Abate e la benedizione del
bestiame ed il signor Parroco ha benedetto una bella statua del Santo
protettore.
Abbiamo avuto anche la cattiva sorpresa dei ladri che
la notte del c.m. hanno rubato un centinaio di metri di tutto lino alla Sig. Montalbetti Giuseppina e vuotato alcuni pollai.
Anche un incendio ha distrutto la proprietà del Sig.
Battistella Pietro e del Sig. Saporiti Angelo (Brunela)
causando un danno di circa 85 mila lire.
Albo d’Oro: Il Sig. Saporiti Protasio dall’America ci ha
mandato L. 25.
Defunti. Maraggia Amalia di anni 55; Macchi Maria di
anni 66 (del Biel); Cattaneo
Giuseppe di anni 47; Galli Elio Giacinto di giorni 21.
MARZO
Asilo Fu aperto e funziona con trenta iscritti.
Padiglione
verde. Alla nostra chiesa manca il padiglione verde che
liturgicamente è il più usato, abbiamo stabilito di farlo nuovo colle offerte
delle uova che si farà quest’anno.
Finalmente abbiamo
il telefono, dopo quasi tre anni di sospiri e di annunci; ora siamo in
aspettativa dell’acqua potabile. Speriamo che il nuovo Sig. Podestà Sig.
Lepori Giosuè, a cui presentiamo i nostri più fervidi auguri, ci abbia ad
accontentare, è sette anni che chiediamo.
In morte di due personaggi di peveranza:
Maria Macchi (Biel): tanto a
fatto per la Parrocchia era la “Pulirola” che andava questuando per le case per
le cose parrocchiali.
Cattaneo
Giuseppe: non ha mai detto
di no nel prestare opera gratuita per la costruzione del nostro oratorio e per
le cose della chiesa.
APRILE
Cinema.
Dopo il tempo quaresimale sono riprese le proiezioni con Quo Vadis, per
rendere più comodo il trattenimento il Sig. parroco ha voluto comperare 100
sedie.
Albo
d’Oro. M.L. L. 50 pro chiesa.
Storia
di Rovate. Dopo un po’ di tempo di interruzione riprendiamo
la narrazione della Storia di Rovate. Il 18 luglio 1570 venne a Rovate S. Carlo
Borromeo ed anche qui prescrisse di fare il S. tabernacolo, di comperare la
Pisside e l’Ostensorio e come scrisse allora “ si faccia la stamegna di tella
sulla finestra ad occhio della chiesa” (una tenda” e quando si può si soffitti
il cielo della chiesa e mantengasi di continuo il SS. Sacramento col lume
sempre acceso come li Homini hanno mostrato di fare. Ed istituiva la
confraternita del SS. Sacramento. Certo la chiesa era molto malandata. Ecco come
la trovo descritta su un libro molto antico. Una giesa ad una sola navata lunga
e stretta, coperta soltanto di tegole e senza soffitto, solata con ghiaia e
calce. laltar maggiore addossato alla parte verso levante. Così da non potersi
girare attorno. pitture rovinate per l’antichità. E’ diviso il restante della
chiesa da un cancelletto di legno. il piano dell’altare in ghiaia e calce si
rialza di un gradino su quello della chiesa. Due altri altari: uno di S. maria
con pitture vecchie ed un altro ancor più piccolo dedicato a S. Caterina. Due
finestrelle nella parete di mezzodì senza grato, con stamegna di paglia ed un
occhio nella facciata. Nel frontispizio sopravvanzano alquanto due pilastrelli
che sostengono l’unica campanella. Il calice veniva messo in un foro praticato
nel muro.
MAGGIO
Terminiamo
la Storia di Rovate.
Nel 1566 (??) nel mese di agosto vi fu la visita
pastorale del Cardinal Visconti successore di S. Carlo. il primo sposalizio
celebrato a Rovate viene così registrato. Fu maritata Giacomina figliuola di
Giovan Maria detto tartalia de Macchi in Cristofforo dei Marelli et questo fu
in presenza di tuto il popolo. Sul registro dei morti si legge: il 1 luglio
1636 Domenico Macchi d’anni 25 andando alla Santa e conducendo un carro coi
bovi restò sotto ad esso e fracassato e fu sepolto nella chiesa di Desio.
Angela moglie di Pietro Galli d’anni 60 ritrovandosi il 3 aprile 1654 nella
Baragia a zappare fu ammazzata dai lupi et mangiata da essi e fu ritrovata solo
il sangue e due o tre coste. Un certo Francesco Conti il 6 novembre 1689 viene
assalito da un archibugiata alle 2 hore di notte nella terra di Carnago e
muore. un certo giosuè Riganti nel 31 gennaio 1832 nel riattamento della strada
di Peveranza morì schiacciato da una frana. Certo che a Rovate vi è aria buona,
tanto che nel 1838 moriva una certa Clara Mazzucchelli di anni 97.
Tra i parroci si distinsero e da nominaris D. Giulio
Bomtalio che da tutti è ancora nominato come santo e che ha lasciato grande
eredità di bene. A lui successe D. Isaia che ebbe le amarezze per il troppo
bene che portava ai suoi parrocchiani e che mentre li guidava anche nel bene
materiale si vide ostacolato, tanto che preferì ritirarsi a cappellano. Ora si
ricordano, ora lo comprendono, ma troppo tardi. Chi non ricorda quel Santo che
fu D. Luigi Bianchi? tutto cuore e bontà, chi non lo ricorda nei campi e
davanti al giogo dei buoi? spendeva il suo tempo nei lavori come un contadino
per aiutare a beneficare il prossimo. ora il nuovo parroco D. Mario Mottironi
ha voluto dotare il campanile di 5 belle campane che colla loro voce argentina
chiamano i fedeli alla chiesa.
Il
giorno della Prima Comunione ecco o nomi:
Baggio Angelo padrino Piotto Angelo;
Osellame Angelo con Santinon Aquino;
Riolfo Florio con Luciano;
Macchi Achille
col papà Severino;
Montalbetti Giuseppe col papà Bartolomeo;
Saporiti Pietro
con Macchi Gino;
Saporiti Carlo col papà Luigi;
Baggio Bianca con Cazzani
Ermenegilda;
Crosta Luigi con Mazzucchelli Cecilia;
GIUGNO
In
casa Nostra, Un reduce dell’Abissinia.
All’inizio
della guerra di Abissinia il nostro Sig. Parroco fece solennemente per tutti
una bella promessa all B.V. se ci avrebbe fatto ritornare i nostri soldati dalla
guerra, ed accese per tutto il tempo due lampade votive alla B.V.: una per i
soldati combattenti e l’altra per i soldati in patria perché la vergine li
proteggesse sotto il suo manto. Ecco che la B.V. ha mantenuto la sua promessa,
i nostri soldati sono ritornati incolumi.
Quanto meno se lo pensava ecco di ritorno il nostro
caro Montalbetti Gaetano dopo più di 22 mesi di campagna.
Era giusto un bel te
Deum di ringraziamento, ed allora il 9 maggio, festa del primo anniversario
della fondazione dell’impero il Sig. parroco celebrò più solennemente del
solito la festa della S. Croce che ricorda il Sacro Romano Impero e si fece una
solenne processione lungo le vie del paese.
Certo i combattenti faranno di più
quando tornerà anche l’ultimo nostro concittadino che si trova in Africa:
Minelli Enrico tutt’ora all’Asmara.
Il
giorno della Pentescoste. Vennero
distribuiti i premi per la lodevole frequenza alla dottrinetta ai seguenti:
Brotto Ottavio fu Mario;
Gatti Angelina di Giovanni;
Paterlini Amelia di
Guerino;
Barbiero Irma di Samuele;
Saporiti Virginia di Giuseppe;
Bonatto Elsa;
Brotto Maria;
Minelli Bambina di Pietro;
Montalbetti Angelina di Bartolomeo;
Baggio Silvia di Giuseppe.
Finalmente si
riapre lo stabilimento dopo sette anni di chiusura. così moltissimi potranno
trovare lavoro e pane senza bisogono di abbandonare il proprio paese ed
incontrare molte difficoltà. il lavoro in paese è una ricchezza e speriamo che
molti ne vorranno approfittare a loro bene, specialmente alle figliuole che
vanno fuori paese, così saranno preservate da molti pericoli che anche senza
volerlo trovano lungo la strada.
Nati In
febbraio: Cattaneo Amalia Vittoria di Gaetano.
In aprile: Daniele Carlo Cattaneo di Lorenzo; Mussi
Luciano Angelo di Carlo; Castiglioni Eligio Enrico di Mario.
LUGLIO
Acqua
Potabile.
Molti in questi giorni ne hanno parlato ed è bel
giusto che pubblicamente se ne dica qualche cosa. molte cose si sono fatte in
questi sette anni, ma forse la più importante non è ancora fatta, cioè
l’impianto dell’acqua potabile. Il Sig. parroco però è già da tempo ne ha
parlato col Sig. Podestà ed assicurava che avrebbe presa visione, in questi
giorni ci ha invece assicurato formalmente per iscritto e oralmente che per
l’anno venturo ci sarà certamente. Chi non sa la necessità dell’acqua? è vero
che ci sono e ci saranno sempre a Peveranza dei mai contenti, dei barbottoni
che sono contrari e che forse faranno opera contraria, ma di questi ignoranti
non ci curiamo. essi sono dei veri guasta mestieri però quando hanno bisogno
allora si convincono. Anche della posta, del telefono, si sono lamentati però
nel bisogno hanno capito.
S. Giovanni. Per
l’occasione di S. giovanni il Sig. parroco voleva fare una bella improvvisata:
mostrare un bel piviale del trecento come la pianeta bella, ma il lavoro
paziente di una ditta di Milano ha chiesto ancora un mese di tempo per condurre
a termine il lavoro.
Pavimento. Il mese
scorso il Sig. Saporiti Vincenzo poteva finalmente consegnare al Sig. parroco
lire cinquemila per pagare il
pavimento in mosaico fatto in Chiesa. Solfi che erano stati mandati
dalla Sig. Saporiti Assunta, dall’America in memoria di suo marito defunto.
Appena sarà possibile consegnerà altre 5.000 lire per la riparazione dell’organo e così saranno diecimilalire. E
poi con grata memoria metteremo una lapide in ricordo perenne nella nostra
chiesa.
Albo d’Oro. Il signor
Montabetti Giovanni tornato dall’Africa in occasione di S. giovanni dava L. 100
per la chiesa; il Sig. Galli Andrea venuto dall’America L. 50; per una lodevole
soluzione della vertenza Montalbetti-Saporiti lire 500 per la Chiesa.
Battesimi Santinon
Sergio Giovanni di Vittorio; Cattaneo Fulvio Ugo di Rinaldo; Saporiti Ignazia
Giuseppina Assunta di Gerolamo.
Morti
Battistella Pietro d’anni 69; Mussi Filippo d’annio 51.
IL COMUNE E
PEVERANZA Acqua potabile
pubblica. Alcuni peveranzesi si lamentano
perché quando arriverà dovranno pagarla… meno vino e tutto sarà a posto..
per la chiesa, il signor Crosta Giuseppe dalle americhe
lascia 5.000 lire per la riparazione dell’organo.. il signor Galli Virginio
dall’africa manda offerta.
AGOSTO
In casa
nostra. Si avvicina la festa patronale.(criptico) Certo non mancheranno i demoni in carne
che cercheranno profanare feste così belle, ma troveranno certamente quello che
si meriteranno.
IL
LAVORO PREOCCUPAZIONE PRINCIPALE DEL SIGNOR PARROCO: Anche
lo stabilimento ha incominciato finalmente a funzionare, però mancano le
operaie… Vorrei dire ai genitori: avete osservato come sono cambiate le
figliuole in questi ultimi mesi? Non avete ancora capito quali danni morali ci
ha portato il dover andare a Gallarate a lavorare. Ora non c’è più motivo se si
vuole il lavoro c’è anche in paese e voi sapete quante fatiche e quanti
sacrifici ci è costato ed anche quali lotte. Ascoltate la voce di colui che vi
parla per vostro bene e vi troverete contenti.
S. Carlo.
COSA CI
SIAMO PERSI – Decorazione del salone Parrocchiale in onore del centenario della morte di S. Carlo: Stemmi di S. Carlo,
del Papa e del Cardinale. Agli angoli quattro medaglioni che raffigurano:
Dante, il grande poeta italiano della Divina Commedia; Volta l’inventore della
pila ed anche il maestro della dottrinetta nella sua parrocchia; Leonardo da
Vinci di cui abbiamo riprodotta in bronzo la cena degli apostoli; Raffaello il
pittore della trasfigurazione di Gesù.
Un po’ di
statistica. Dati sulla mortalità: Negli ultimi 35 anni ci furono
in Peveranza ben 306 morti e di questi 117 bambini, specialmente abbiamo avuto
una mortalità nel 1903 sono volati in cielo in 15 e nel 1904 altri 11. Sono
morti 189 adulti;
Battesimi.
Montalbetti Pierina rosa di Giovanni.
SETTEMBRE
Festa
Patronale. Feste tranquille e piene di fede, senza che nessun
incidente venisse a turbare la nostra gioia.
Cimitero. un grande problema si affaccia a noi per il nostro
cimitero vecchio. fra un anno nel 1938 scade il decimo anno dacchè venne
sepolto l’ultimo defunto, che ne avverrà poi del nostro cimitero? Forse sarà
venduto? forse lasciato in abbandono? Si parla di molte cose nelle osterie, a
proposito e a sproposito… che si dice di questo problema? alla prossima volta
una risposta.
Un po’ di storia. Del nome di Peveranza. Prima di
parlare delle origini del nostro paese sarebbe bello, utile e divertente dire da dove venne il nome di Peveranza.
in latino anticamente lo si chiamava Piperantia. molte se ne sono dette a
proposito e a sproposito, tanto che qualcheduno per ignoranza e forse anche per
cattivo animo lo vllero fare derivare da cattiva gente, cambiando il P nel V,
cioè Viperantia paese delle vipere, altri da povera gente, povera nel senso di
gente da poco o di gente di pochi soldi. Ma chi non vede in queste che non sono
cose serie e ci danno l’idea della meschinità di certi scrittori.
Certo noi non
pretendiamo derivi dai Galli (francesi) come Gallarate; e neppure come Castel
Seprio oppure Cairate, a noi ci basti sapere come mai l’hanno chiamato con quel
nome.
Il nome di Peveranza venne dai primi abitatori di questo
luogo che fu una famiglia detta dei Peveri mugnai. Eccone le prove.
Leggendo la storia di Cairate, come già ne parlai, noi
troviamo parecchie famiglie che si chiamavano Peveri. Essi anche a Cairate
esercitavano il mestiere di Mugnaio. Una di queste famiglie venne e costrusse
una piccola casetta presso il Rile, che ormai si può dire è quasi scomparso
perché vive, poveretto mascosto sotto terra, e con un piccolo mulino si
guadagnava da che vivere. Alla abitazione venne dato il nome del proprietario.
Come oggi si usa chiamre Villa…tale, una volta si diceva stanzia, ossia
abitazione; ed allora chiamarono quella casa Peveristanzia che poi facilmente
si chiamò Peveranza. In latino Peveri si dicevano Piperi onde Peperistanzia
ossia abitazione dei Peveri. Di questo ne potremo trovare tantissimi esempi.
della parentela Peveri ora non troviamo più né a Peveranza né a Cairate, però
la storia ci assicura che sono esistiti, e l’elenco dei focatici che troviamo a
Cairate ce ne ricorda il nome. Certo fu per molto tempo dimenticato questo nome
tanto che non lo troviamo nei fatti né di Vicoseprio né di Cairate, non valeva
la pena per pochissime persone. Ci vollero certamente centinaia di anni per
dare il paese come lo vediamo ora, tanto più che Peveranza non ha mai accennato a voler venire più vasto.
Difatti quante case nuove si sono fatte in otto anni dacché io mi trovo a
Peveranza? Alcune case poi a giudicare della loro costruzione sembrano
rimontare al tempo dei Romani! Speriamo che presto venga il tempo di abbatterle
perché non sono nemmeno degne di essere conservate come monumento Nazionale per
antichità.
OTTOBRE
In Casa
Nostra. SS. Esercizi spirituali.
Verrà in mezzo a noi un bravissimo Padre cappuccino colla barba lunga lunga e svolgerà questo
programma: insegnare ai Peveranzesi quello che debbono fare per andare in
paradiso e quello che debbono schivare per non andare all’inferno: il solo
strettissimo necessario per salvare l’anima.
Il Cimitero. Il
rispetto al cadavere dei propri cari fu sempre sentito nell’uomo. I figli di
adamo seppellirono il suo cadavere sul monte Calvario dove venne crocifisso
Gesù.
Anche il giuramento sulle tombe dei trapassati fu sempre
tenuto come sacro anche dai barbari. La S. Chiesa come venera i cadaveri, tanto
che li porta con rispetto in Chiesa, li asperge con acqua benedetta, liincensa
e persino anticamente li seppelliva in chiesa od almeno attorno alla chiesa,
come noi sappiamo anche di Peveranza. E tuti sanno che il piazzale ed attorno
alla chiesa una volta era cimitero e solo nel 1826 dopo la legge di Napoleone
si costrusse il vecchio cimitero sulla strada di Bolladello. E noi carissimi
dobbiamo permettere che il nostro vecchio cimitero sia venduto o abbandonato?
Passeggiata. I nostri
operai della Cartiera Mayer hanno fatto il 19 c.m. una bella passeggiata a
Genova, hanno visto la bella città, il porto e il mare infinito. Ci fu un’altra
bella iniziativa degna da imitarsi si volle con se il medico perché ad un
bisogno soccorresse: erano più di mille
e le disgrazie oppure gli svenimenti potevano capitare.
Defunti Macchi
Maria fu Fabio d’anni 46.
Nati Lupi.
(così è scritto)
NOVEMBRE
I Cantori con Padre Augusto da Milano
In casa
Nostra. Venne a predicare P. Augusto da
Milano dei Frati Minori Cappuccini.
Muore in Brasile il giorno 13 di settembre Padre
Mansueto Saporiti da Peveranza.
In Casa
Nostra. Abbiamo fatto i S. esercizi per gli uomini e per le donne in
preparazione alla festa della B.V. della Salette. Il demonio però voleva metterci il codino e rovinare quel bene che
si stava facendo, perché contro ogni permesso delle Autorità venne un
girovago ambulante coi giochi, ma non per far divertire, ma bensì per
corrompere la gioventù e ripetere gli scandali avvenuti durante la festa
patronale. Certo chiamato da persone cattive che volevano ripromettersi
anch’esse dei guadagni, ma trovarono il parroco sentinella e vigile che non
ebbe riposo se non quando lo vide levar baracca e partire.
Che dire
poi di quelle giovani ed anche di quelle donne maritate?... A loro
bastano le parole rivolte in Chiesa dal parroco, solo ripetiamo che il disonore
delle figliuole ricade come olio bollito sulla faccia dei genitori.
Una Piccola Ossservazione. La chiama così… ma è sottile molto sottile: Una
Piccola Osservazione: non sapeva comprendere perché la gente sempre esclamava
“alla festa di peveranza sempre un morto” Ho voluto far passare i registri dei
morti ed ho dovuto toccare con mano la realtà, o poco prima o subito dopo un
funerale… Ed allora quale sarà la causa? ECCOLA
Forse perché profanata dai balli? In quest’anno ero molto contento
niente balli eppure ci fu ugualmente un funerale… ed il perché venne… la
Madonna ci dice apertamente che di feste per offendere il signore non ne vuole?
Pensateci ma se ha ragione dobbiamo decidere: o far bene la festa patronale che
sia di onore alla Madonna oppure toglierla e così meno peccati e meno lutti.
Nati Galli Anna
Maria di Giovanni.
Morti Saporiti
Enrico d’anni 65.
DICEMBRE
In Casa Nostra. Commemorazione di P. Mansueto.
Cerimonie in onore di
Padre Mansueto e richiesta al Podestà
per intestare una via: il nome dei grandi sia sprone alle nuove
generazioni.
Organo. I nostri bravi cantori si lamentano, e non a torto,
noi impariamo a cantare, ma l’organo non corrisponde più, ha bisogno di essere
pulito e riparato. Noi abbiamo accolto questa voce ed abbiamo fatto fare dei
preventivi dalla ditta Gandini di varese che ci presentò tre preventivi.
Un
preventivo che consiste la smontatura e pulitura generale dell’organo,
riparazioni e il cambio di due strumenti che non si usano più con altri due
moderni e mantice elettrico con una spesa di L. 5600.Un secondo preventivo che
aggiunge la tastiera e la pedaliera con movimento pneumatico, intonazione
liturgica a tutto l’organo con una spesa di L. 9600. Ed un terzo che consiste
nel mettere a nuovo e moderno tutto l’organo con più di mille strumenti con una
spesa di 14 mila lire. Il primo preventivo è assolutamente necessario se si
vuole suonare ancora l’organo, ma i cantori non sono contenti vogliono almeno
il secondo ossia quello da L. 9600. Il terzo a noi basta averlo nella mente. Ma
come fare coi mezzi? E’ vero il Sig. Saporiti Vincenzo ha già consegnato L.
5000 lasciati dal Sig. Crosta Giuseppe d’America, ma non siamo che a metà e poi
occorrerà accomodare la cantoria e verniciare la facciata dell’organo.
Passeggiata. Il nostro Sig. Parroco ha lanciato l’idea alle operaie
del nostro stabilimento di versare qualche cosa ogni quindicina per poi fare in
agosto una bella passeggiata, la proposta venne da tutti accettata con gioia.
Albo d’Oro. Il signor Gatti Virginio ha mandato dall’Africa L. 50
pro asilo; la Sig. De vecchi Dorotea L. 50 pro giornaletto.
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