1934
GENNAIO
La neve quest’anno è caduta veramente abbondante
tanto è vero che hanno dovuto venire quelli di Cairate a sgomberare le strade…e
colla neve si è fatto sentire un grande freddo… tanto è vero che tutti avevano
le mani in tasca, specialmente i disoccupati… però a dire il vero questi le
hanno tirate fuori quando sono corsi a prendere il pacco. Si dice che il moto
produce calore… perché non si da un po’ di lavoro, anche guadagnar poco, credo
sarà stato sempre meglio del guadagnar niente.
Albo d’oro:
La Buona mamma del nostro Sig.
Podestà per il S. natale ha donato al nostro Asilo L. 50. A Lei il nostro
sentito ringraziamento.
Calendario:
Epifania, festa del nostro Asilo, ricordatevi di fare
offerta.
17 Festa di S.
Antonio Abate. Alle 11 benedizione delle bestie de il tempo lo permetterà.
A sera Benedizione colla Reliquia del Santo. Ogni contadino si ricordi del suo
dovere di fare l’offerta.
20 San
Sebastiano. il nostro Altare consacrato racchiude le reliquie di questo
Santo.
FEBBRAIO
In casa
nostra . Il primo anno fu per noi una cara festa, l’abbiamo incominciata
proprio ai piedi di Gesù solennemente esposto.
Moralmente invece con molta soddisfazione sia perché ci
fu un vero risveglio di fede; basta dire che si sono fatte 9600 comunioni. Però
il Sig. Parroco ebbe parole molto chiare e forti verso la gioventù maschile
che non si sposa, essi medesimi che erano presenti hanno dovuto affermare
la verità del lamento del Sig. Parroco. Nati in quest'anno 7 contro 8 morti.
E’
da due anni che Peveranza diminuisce invece di crescere. Sposi in tutto l’anno
solo tre. patrono di quest’anno è S. Giovanni Bosco patrono speciale della
gioventù.
Nozze d’oro. il giorno
27 febbraio hanno celebrato solennemente il cinquantesimo di loro nozze il Sig.
Luigi Botta e la Signora Pierina Cremona.
Morti.
Montalbetti Maria. In questi giorni si è spenta Saporiti Veronica in Como. Essa
fu nostra benefattrice.
Nati. Saporiti
Giuseppina Ernesta di Angelo.
MARZO
Elezioni
delle cariche nelle Confraternite. Le Figlie di Maria hanno voluto che il
consiglio rimanesse ancora in carica; così pure i confratelli. Le consorelle a
tutt’oggi non hanno ancora fatto le elezioni a causa di una proposta progettata
dal Parroco. A suo tempo verrà resa di pubblica ragione a tutti, si che tutti
liberamente ne potranno giudicare spassionatamente la questione. per ora noi
registriamo alla storia il fatto.
Albo d’oro:
Montalbetti Antonio di
Francesco per l’Asilo L. 10; N.N. per i garofani dell SS: Quarantore L. 10.
APRILE
In Casa
Nostra. Tra le feste che meritano di essere tramandate alla storia perché ben
riuscite e degne di un popolo cristiano, è appunto questa festa “del Crocifisso” in chiusura dell'Anno Santo di Redenzione. Da lungo tempo il nostro Sig. Parroco la meditava e la
preparava.
Il
miracolo che Gesù ha operato ad Asti l’anno scorso, dando parecchie volte
sangue vivo dice quanto Egli accetti questa bella divozione.
Il nostro Sig.
parroco già da tempo aveva fatto una bella provvista di Crocifissi onde rendere
facile a tutte le famiglie provvedersi per appenderlo al capezzale.
Così
pure fece acquisto di un bellissimo ed artistico Gesù morto scolpito nel
legno; opera di un bravissimo Incisore di Cantù, per poter fare un bellissimo
Crocifisso che deve sempre stare sul tempietto dell’altare maggiore come
ricordo dell’anno Santo onde Gesù ricolmi di grazie e favori tutta la
nostra parrocchia. La festa venne preceduta da un triduo di predicazione. Il
paese era tutto parato a festa.
Alla S. Messa in canto il nostro Sig. Parroco
volle si facesse la Messa solenne secondo il rito quaresimale colle pianete plicate, cerimonie che non
si fanno se non in Duomo e nelle chiese collegiate. i cantori eseguirono la
Messa del Perosi a tre voci.
Il
tempo credeva di farci arrabbiare dandoci abbondanza di acqua; ma sopra il
tempo vi è il Signore, si che ha voluto accontentarci lasciandoci il tempo e
per la solenne processione e per l’illuminazione alla Croce e per un po’ di
divertimento.
alla S. Processione ognuno portava il proprio Crocefisso benedetto, i
Confratelli il Cristo morto, i bambini dell’Asilo vestiti da angioletti il
crocifisso di ricordo, mentre il Sig. Parroco la Reliquia della S. Croce.
Davanti
alla facciata della chiesa era esposto un bellissimo Crocifisso ad olio
grande più della grandezza naturale, lavoro paziente ed anche di pregio del
nostro caro Saporiti Alfiero, fatto
apposta per l’occasione.
Terminate le funzioni religiose vennero lanciati al
cielo dei bellissimi palloni. Quanta poesia in questo bel divertimento, tutti
gli occhi erano in aspettativa mentre si riempivano di fumo, poi grida di
soddisfazione, il pallone barcollava, poi lentamente prendeva la posizione e
saliva portato lontano lontano dal vento. un po’ di silenzio e poi
l’inseguimento, si che alcuni vennero ripresi ancora. la illuminazione venne
fatta con mandarini, era curiosa e bella.
Culle. Botta Gian Pier Luigi di
Lorenzo. Hanno fatto da padrino e madrina i coniugi Botta che il mese scorso
hanno celebrato le nozze d’oro; al caro bambino auguri di tanta longevità.
MAGGIO
In Casa Nostra. Per il giorno di Pasqua il Sig.
Parroco volle riservare una bella sorpresa, mostrando una bellissima pianeta del seicento e di grande valore,
tutti si meravigliarono quando seppero che era una pianeta messa fuori uso
perché già tutta sciupata ed ora rimessa a nuovo, che inaugureremo per il
Corpus Domini. La generosità delle offerte delle uova di quest’anno farà sì che
pagherà questa bella spesa fatta.
Assicurazione agli Sposi. La S. Lega eucaristica di Milano
ebbe a diffondere una bellissima iniziativa, dare a i novelli sposi una
assicurazione sulla vita, gratuita i primi tre mesi, assicurazione che poi
dovrebbe essere mantenuta, per avviare così gli sposi alla previdenza.
Sotto i cipressi. Ci giunge dall'America la
notizia che è morta Saporiti Veronica, nostra concittadina chè benchè lontana
sempre si ricordava della nostra parrocchia, dei suoi morti, e amava tanto ed
era sostenitrice del nostro giornaletto. Un grave lutto ha rattristato la
famiglia del nostro Sig. Parroco colla morte della sua cognata Nina Marazzini,
la mamma di Giancarlo, i buoni innalzino preci e suffragi per l’anima sua.
Sposi. Crespi Rinaldo con Macchi Alta.
Lettera al Podestà. Sono pregato a pubblicare
questa lettera aperta al Sig. Podestà e ben volentieri la pubblico perché
esprime tutto il desiderio della popolazione ed il Sig. Podestà ci risponda
coll’appagare i loro giusti desideri:
“ Egregio
Sig. Podestà da alcuno tempo so che alcuni tessitori si offrono per far
funzionare la tessitura di Peveranza
dopo tanti anni che è ferma. Lei che tanto può e dove si può ciò che si vuole,
non potrebbe fare in maniera che funzioni, così avranno lavoro e pane tanti
operai ed operaie costrette o alla disoccupazione oppure andare in lontani
paesi per avere lavoro? Questo non dovrebbe essere difficile all'Autorità
quando si vuole impegnare davvero e sul serio. Sopra le contese private deve
dominare il bene pubblico di una popolazione che non chiede altro che lavoro per
poter vivere onestamente. Certo si dovranno incontrare noie e difficoltà, ma ne
vale la pena per il bene che ne deriverà. Si ricorda Sig. Podestà quando il
Comune Le conferì la medaglia d’oro e le belle promesse fatteci, noi non
dubitiamo, anzi già fin d’ora la ringraziamo vivamente e le dimostreremo poi la
nostra vivissima riconoscenza. gradisca i miei ossequi, un cittadino di
Peveranza”.
GIUGNO
In Casa Nostra. La Prima Comunione dei nostri cari bambini. Sempre cara e ripiena
di sante emozioni. Il Sig. Parroco volle premiarli in quest’anno con una bella
improvvisata: terminata la S. Messa in canto e dopo aver distribuito i ricordi
ecco giungere un’automobile, tutti salgono e tra fragoroso battimani si parte
per un piccolo pellegrinaggio al Santuario della B.V. di Corbetta. A
Villastanza il buon papà e mamma del nostro Sig. Parroco offrirono un bel
pranzetto, poi si sale nuovamente in automobile verso Corbetta dove erano
attesi dal Rettore del Santuario Don Giovanni Milani, compagno del nostro Sig.
Parroco che ci fu larghissimo di premure e ci spiegò la storia del Santuario e
dei prodigi ottenuti per intercessione della B. Vergine. Nel piccolo museo del
Santuario abbiamo visto ancora conservato con grande venerazione il letto e
l’inginocchiatoio che usava S. Carlo Borromeo quando veniva a venerare la B.
vergine. Nel ritorno una piccola sosta all'Oratorio di Vittuone primo campo di
apostolato dove il Signor Parroco iniziò il santo ministero. I Vittuonesi
ancora lo ricordavano pieni di affetto e di riconoscenza. Commovente il giorno
dopo alla S. Messa al Cimitero dove fecero la 2° comunione sulla tomba dei loro
cari e nella cappella dei nostri Caduti per deporre sulle loro tombe non fiori
o corone che presto si corrompono, ma saldi propositi di crescere sempre
buoni per essere santi per il Cielo,
eroi per la Patria. Più di cento si accostarono alla S. Comunione ed a tutti il
parroco distribuì una bella immagine della B.V. di Corbetta. Alla
Prima Comunione va aggiunto il giorno del Corpus Domini che sarà ancora più solenne per la chiusura del mese di maggio e l’inaugurazione della bella pianeta antichissima rimessa a nuovo.
Prima Comunione va aggiunto il giorno del Corpus Domini che sarà ancora più solenne per la chiusura del mese di maggio e l’inaugurazione della bella pianeta antichissima rimessa a nuovo.
Saporiti Paolo,
padrino Saporiti Giuseppe;
Uslenghi Giuseppe con Mussi Alberto;
Crosta
Giampiero con Crosta Oreste;
Canavesi Sergio con Canavesi Serafino;
Barbiero
Irma con Barbiero Maria;
Galli Lucia con Sgarella Teresina;
Baggio Silvia con
Tessaroli Romilda;
Cattaneo Vilma con Lattuada Amelia;
Tonazzo Lori con
Santinon Giuseppina;
Zaroli Giovanna con Saporiti Amelia.
Albo d’oro:
Un bel ringraziamento a quelle
buone famiglie che vollero donare una candela che servisse per il mese di
maggio ad illuminare la Beata Vergine, la celeste patrona ricompensi un così
gentile pensiero. Alle sorelle Crosta giunte dall’America dopo la morte del
loro padre, un ringraziamento per le offerte a pro del nostro Asilo e della
nostra chiesa che tanto hanno bisogno.
Fra i
cipressi. Crosta Angelo di anni 89.
Nel numero precedente del giornalino abbiamo errato il
nome della defunta Sig. Filomena Sommaruga de Saporiti, mettendo Veronica. Ai
buoni figli della defunta una lode per i suffragi che hanno fatto celebrare in
suffragio della loro indimenticabile mamma.
Il 21 maggio di quest’anno è ricorso il 13° Anniversario
della 1° Santa Messa del nostro Sig. Parroco e venne ricordato con la S. Messa
in Canto.
Scrive
Don Giovanni: Guai al parroco per aver
tentato di fare funzionare lo stabilimento per dare lavoro ai parrocchiani.
Questo per la condotta (omissi Dio lo
abbia in Gloria) che per vendicarsi accusò il parroco di antifascista adducendo
la scusa che dal pulpito e dal confessionale combatteva il partito, invece
perchè il parroco si era creduto in dovere di avvertire le mamme che si
guardassero bene di permettere alle loro figlie di lasciare andare alle
riunioni dove obbligavano al ballo come era successo l’anno prima e di avere
alzato la voce perchè si faceva perdere la S. Messa ai bambini col pretesto di
farli partecipare ai cortei. Il Parroco manifestò tutto al Cardinale e si ebbe
dopo la pubblicazione di una circolare che già era stata emanata e che proibiva
nei giorni di festa i cortei , di non impedire ai doveri religiosi. Sia ai
balilla che alle piccole e giovani Italiane.
Di questi ... non si ebbero più incidenti da lamentare. Però da parte
dei signori del comune o fascio si fecero correre molti marescialli e ufficiali
dei carabinieri come per intimorire, ma trovarono un osso molto duro.
LUGLIO
In Casa Nostra. Al cattivo tempo succede il bel
tempo, al pericolo di una tempesta
devastatrice nulla altro che un po’ di spavento ed un bell’arcobaleno che ci ha
rincuorati tutti, ed ora le messi abbondanti dei nostri campi ne sono la
ricompensa dei nostri sacrifici e dei nostri lavori. Abbondanza e benedizione a
chi lavora nella vigna del Signore.
Culle. N 3 Mussi Maria Teresa di
Carlo.
Un Po’ di Storia.
Viene a tutti una giusta curiosità di voler sapere i parroci che ci furono a Peveranza.
Il primo che risulta della storia rimonta al 1566 I. Tommaso de Grampis appare fino al 1566, nulla della data che incomincia.
II Giovanni De Curtis 1566 al 1574.
III Giona Crosta dal 1574 al 1612.
IV Giov. Battista Montalbetti dal 1616, 1652.
V Carlo Galli dal 1653 al 1708.
VI Carlo Gerolamo Castiglioni dal 1709 al 1751.
VII P. Ambrogio Cattaneo dal 1751 al 1799 che fonda un primo legato per le nubende.
VIII P. Giuseppe Bellotti 1780 al 1806 che fonda un secondo legato per le nubende.
IX P. Luigi Bianchi 1806 al 1813.
X Sac. Besozzi Carlo dal 1814 al 1868.
XI Sac. Francesco Maino 1868 al 1889.
XII Don Giovanni Todeschini dal 1890 al 1892.
XIII Don Carlo Agostoni 1892 al 1898.
XIV Don Samuele Orio dal 1898 al 1929.
XV Don Giovanni Croce dal 1929 al...
Viene a tutti una giusta curiosità di voler sapere i parroci che ci furono a Peveranza.
Il primo che risulta della storia rimonta al 1566 I. Tommaso de Grampis appare fino al 1566, nulla della data che incomincia.
II Giovanni De Curtis 1566 al 1574.
III Giona Crosta dal 1574 al 1612.
IV Giov. Battista Montalbetti dal 1616, 1652.
V Carlo Galli dal 1653 al 1708.
VI Carlo Gerolamo Castiglioni dal 1709 al 1751.
VII P. Ambrogio Cattaneo dal 1751 al 1799 che fonda un primo legato per le nubende.
VIII P. Giuseppe Bellotti 1780 al 1806 che fonda un secondo legato per le nubende.
IX P. Luigi Bianchi 1806 al 1813.
X Sac. Besozzi Carlo dal 1814 al 1868.
XI Sac. Francesco Maino 1868 al 1889.
XII Don Giovanni Todeschini dal 1890 al 1892.
XIII Don Carlo Agostoni 1892 al 1898.
XIV Don Samuele Orio dal 1898 al 1929.
XV Don Giovanni Croce dal 1929 al...
AGOSTO
In Casa Nostra. La festa della B.V. del Carmelo
è una delle feste molto care ai buoni peveranzesi in onore alla Beata Vergine.
Passeggiata. I Cantori accompagnati dal
nostro Sig. parroco hanno fatto una bella passeggiata Pellegrinaggio al Santuario di Lezzeno sopra Bellano. Al
mattino si cantò la S. Messa con scelta musica. Già la corriera del nostro
concittadino Macchi era pronta. Il tempo volle provare un po’ la costanza di
quella allegra comitiva. Si cantava, ma l’acqua a catinelle ed il tuono
rombava. Ma ecco che giunti a Bellagio quasi per incanto cessa la pioggia, le
nubi scompaiono ed il sole appare, si che possiamo godere tutta la bellezza
dei monti e del lago. L’aria buona ed il bel tempo avevano subito portato un
ottimo appetito, onde si da subito l’assalto alle salmerie, e che arditi,
neppur la morte li fa tremar… Ecco giunge il battello 28 Ottobre che ci
trasporta a Bellano toccando ora una sponda ora l’altra. nelle fermate e
durante il tragitto i nostri cantori fanno udire come sanno eseguire bene dei
pezzi d’opera e la fede, la speranza e la carità del Rossini, si che accolgono
festose ovazioni da tutti i presenti. A Bellano una bella sorpresa: Il corpo
musicale del Santuario aveva ricevuto ordini precisi di accompagnarci a suon di
musica per le vie di Bellano e condurci al Santuario. Dopo un po’ di riposo ed
aver ricevuto nel Santuario la S. Benedizione del Signore e baciato il
Pannolino imbevuto dalle lagrime miracolose della B. Vergine, essendo già
mezzogiorno si fece un po’ di pranzo seduti sui tappeti verdi del piazzale del
santuario all’ombra di anosi castani che bella mostra di se attorno al
Santuario. Ad un po’ di montagna abbiamo gustato anche la bella vista ed anche
la brutta vista, visitando l’orrido, spaventoso e bello. Il tempo fuggiva ed
ecco giungere il battello per il ritorno. Il tempo ci permise una sosta a Como
per visitare ed il Duomo ed il lido. Il tempo era ossequiente, ci lasciava in
pace nelle fermate mentre pioveva nel viaggio. Non sarebbe una bella cosa
che anche molti altri giovani ed uomini partecipassero a così belle passeggiate
invece di sciupare e soldi e salute nelle osterie e così godrebbero delle
meraviglie che il Signore ha arricchito la nostra bella Italia.
SETTEMBRE
In Casa Nostra. La Festa Patronale. Celebrata con la solennità degli altri anni.
Preceduta dalla novena e da un triduo solenne per acquistare il S. Giubileo.
Grande fu il concorso delle popolazioni vicine. Un gruppo di giovani
organizzarono alcuni divertimenti così portarono un po’ di allegria, il
peggio si è che alle volte si prende qualche povera persona e gli si fa fare lo
zimbello del pubblico e questo è contro la carità cristiana e non lodevole per
un popolo civile. Abusarne poi è da popoli barbari. In quest’anno abbiamo
celebrato solenne anche la festa di S. Rocco.
Pellegrinaggio. martedì (21) abbiamo fatto il
pellegrinaggio di cui al nostro Sig. Parroco aveva lanciato il programma fin
dall'anno scorso: Desio, Monza, Caravaggio, Treviglio, Bergamo, B.V. del Bosco,
Como. Hanno partecipato una cinquantina di persone.
A
Desio abbiamo visto la stanza ove è nato il nostro Papa ora trasformata in una
bella cappellina, i locali trasformati in un bel Orfanotrofio in onore di Pio
XI, abbiamo visto il Battistero ove venne battezzato e la bella chiesa
parrocchiale dove si stanno ultimando i lavori di decorazione. Abbiamo ammirato
il bellissimo monumento eretto nel centro della piazza di questa cittadina.
Da
Desio passando per Nova, dove fu per molti anni coadiutore il nostro Sig.
Parroco, siamo andati a Monza per visitare il Duomo ed il tesoro. Da Monza
eccoci a Caravaggio. Appena entrati nel maestoso viale fiancheggiato di piante
che ci mostra nello sfondo il grandioso tempio si intonano le Litanie della B.
Vergine. Il Sig. Parroco celebrò la S. Messa. Usciti dal sacro tempio si fece
colazione sui prati all'ombra di annose querce. Comperati alcuni ricordi si parte
per Bergamo. Visto la città bassa prendiamo la funicolare e giungiamo alla
città alta. immaginiamo quale impressione e quale paura per certe donnette che
per la prima volta salivano in funicolare. Da Bergamo alla B.V. del Bosco col
suo Santuario in cima al monte con i suoi più di trecento scalini. Dalla B.V.
del Bosco a Como abbiamo avuto agio di vedere la bella e sorridente Brianza
colle sue valli e colline. A Como abbiamo fatto cena sulla riva del lago coi
riflessi delle mille luci della città. Il ritorno fu felice, nonostante un
brutto temporale ci venisse incontro e ci riversasse acqua a catinelle. In
paese ci si aspettava con ansia: quale fu
mai la loro impressione quando ci sentirono rientrare felici e contenti.
Una diceria inventata da alcuni aveva messo il paese in allarme: si diceva che
in uno scontro vi erano stati parecchi feriti ed alcuni morti. Invece sia lode
al Signore ed alla B. Vergine che ci hanno concesso un viaggio felicissimo e ci
hanno ricolmato di tante soddisfazioni.
Un Buon Consiglio. Ci furono alcuni uomini che
hanno fatto al Sig. Podestà una casetta del cimitero e di aprirvi un garage per
la custodia delle biciclette.
E’ entrata l’usanza che alcune signorine vanno al cimitero per ascoltare la S. Messa in bicicletta, mentre le buone donne recitano lungo la strada il S. Rosario per i poveri defunti. Naturalmente la bicicletta non ha ragione di ascoltare la S. Messa e viene lasciata incustodita presso il cancello con pericolo di essere rubata. Il custode aprendo un garage colla mancia potrebbe aumentare di molto il suo stipendio e le biciclette sarebbero al sicuro. Hanno anche suggerito una bellissima idea se non fosse del caso invece di muovere così tante biciclette si organizzasse un servizio di autobus per ascoltare la S. Messa al cimitero, si la gioventù al giorno d’oggi è molto fiacca.
Noi però continueremo ancora colla buona donnetta a farla a piedi la strada, recitando il S. Rosario.
E’ entrata l’usanza che alcune signorine vanno al cimitero per ascoltare la S. Messa in bicicletta, mentre le buone donne recitano lungo la strada il S. Rosario per i poveri defunti. Naturalmente la bicicletta non ha ragione di ascoltare la S. Messa e viene lasciata incustodita presso il cancello con pericolo di essere rubata. Il custode aprendo un garage colla mancia potrebbe aumentare di molto il suo stipendio e le biciclette sarebbero al sicuro. Hanno anche suggerito una bellissima idea se non fosse del caso invece di muovere così tante biciclette si organizzasse un servizio di autobus per ascoltare la S. Messa al cimitero, si la gioventù al giorno d’oggi è molto fiacca.
Noi però continueremo ancora colla buona donnetta a farla a piedi la strada, recitando il S. Rosario.
Sposi. Magnai Pietro con Boneschi
Angela.
Nati. Cattaneo Maria Amelia di
Lorenzo.
OTTOBRE
In Casa Nostra. Asilo. Ai primi del mese
abbiamo riaperto l’asilo dopo il mese di vacanza, abbiamo visto i grandicelli
lasciare a malincuore l’asilo per frequentare la scuola.
Santo Apostolato. Nei primi del mese è partita
dal nostro paese la Signorina Rosa Gatti per consacrare la sua vita
nell'assistenza della fanciullezza abbandonata.
Matrimoni. Saporiti Silvio con Crosta
Leda.
Nati. Montalbetti Giuseppe di
Giovanni.
NOVEMBRE
In Casa Nostra. Festa della B. V. della Salette,
la cara festa di riconoscenza alla B:V. che ci ha salvati dalla peste e ci
salva dai mali contagiosi. Dal tempo che sono a Peveranza ha visto svilupparsi
malattie contagiose, ho partecipato a molti funerali nei paesi vicini, ma
Peveranza è ricorsa alla B.V. della Salette e nessuno fu vittima in queste
circostanze. Passando i registri da morto, in tutti i mesi abbiamo quasi tutti
i giorni segnati dei defunti, ma nel mese di ottobre, nella prima quindicina,
in 34 anni nessuno è morto. Chi non vede in ciò una visibile protezione della
B.V. apparsa alla Salette? Ecco perché i peveranzesi pieni di riconoscenza sanno celebrare con divozione
questa bella festa votiva.
Riparazione al tetto della Chiesa. Gli ultimi acquazzoni hanno
rivelato un grande pericolo. Il tetto della Chiesa era ridotto in uno stato
miserando. Le travi minacciavano cedere, le tegole rotte lasciavano passare
l’acqua, onde fu necessario un urgente riparazione generale del tetto. La
riparazione fu fatta a dovere e si ebbe una spesa di L. 2600.
Uomini Cattolici. Domenica 28 ottobre vennero da
noi l’Avv. Sola ed il Capomastro Praderio per poter organizzare anche in mezzo a
noi un po’ di Azione Cattolica. una
ventina di uomini erano presenti e parecchi di essi ne hanno dato il nome, si
che si è costituito un consiglio provvisorio. I buoni sentano il bisogno di far
parte alla grande milizia cristiana voluta dal Papa, l’Azione Cattolica.
Cinta del giardino Parrocchiale. Il nostro Sig. Parroco con
grandi sacrifici si è accinto a costruire la cinta che servirà a racchiudere il
giardino parrocchiale. Era necessario, sia per il decoro della Casa
parrocchiale sia per la sistemazione della strada. Non sarebbe forse una ottima
cosa, come ricordo dell’anno Santo e come dono al nostro Sig. Parroco che
celebra il quinquennio di parroco in mezzo a noi di costruire sulla cinta le 14
cappelle della Via Crucis?Abbiamo visto a Cairate che le hanno fatte vicino al
cimitero e come sono belle, perché non le faremo anche noi? Non si potrebbe
costituire un comitato per mettere opera a tale buona cosa? Possibile che a
Peveranza non ci siano persone di buona volontà che dimostrino al Sig. parroco
quanto apprezzano la sua opera e quanto siano riconoscenti.
Nati. Crosta Rosa Purissima di
Natale. Cattaneo Pietro di Rinaldo.
Morti. Cervini Rosa di anni 79.
DICEMBRE
UN LUSTRO. Il giorno 27 ricorre il quinto
anniversario dacchè il nostro Sig. Parroco è venuto tra noi ed a ricordare tale
data il nostro Sig. Parroco ha stabilito di celebrare il giorno 25 un solenne
Ufficio per i nostri cari morti e cantare il Te Deum in ringraziamento al
Signore.
S. Natale in quest’anno una bella novità,
la S. Messa solenne in canto a mezzanotte.
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