giovedì 26 settembre 2019


Capitolo L

I possidenti/utilizzatori delle case censite alla data del 1750


  
Solo nel Sommario del 1750[1] troviamo l’elenco completo dei possessori/proprietari dei sedimi ovvero delle case e rispetto alle annotazioni del 1722, vi sono in alcuni casi novità tra i possessori, che però non si riscontrano in mappa non aggiornata alla data del Sommario:

Numeri
Possidente
In mappa
Subalterni

321
1
Gallo Gaspare di Celso

2
Gallo Stefano di Celso
324

M.M./ Eredità Cozza amm. Da Giacomo Negri
325

M.M./ Eredità Cozza amm. Da Giacomo Negri
326
1
Crosti Francesco Livello del Luogo Pio di S. Valeria

2
Crosti Domenico Livello del Luogo Pio di S. Valeria

3
Luogo Pio di S. Valeria
327

RR. MM. Di S. Martino in Varese
328
1
Saporiti GioBatta Livello Cap.lo de Canonici di Castiglione

2
Saporiti Francesco Livello Cap.lo de Canonici di Castiglione

1/2
Beneficio del Rev. C.co Carlo Appiano di Castiglione
329
1
Capitolo del C.co di San Lorenzo di Castiglione

2
Saporiti Gianbatta di Cleso

3
Saporiti Girolamo di Celso
330
1
Crosti Angelo Antonio

2
Crosti Carl'Ambrogio

3
Magnona Maria D'Ambrogio
331

Capitolo de C.ci di San Lorenzo di Castiglione
332

M.M./ Eredità Cozza amm. Da Giacomo Negri
333

Montalberto Giò Francesco di Bernardo
334

Macchio Antonio Maria q.m Giuseppe Livello su Giovanni Antonio Ambrosoglio q.m Angelo Maria


Come si può desumere dall’elenco, molti sedimi di case sono ancora saldamente in mano ai canonici o ai capitoli di Castiglione, la Pia Casa S. Valeria possiede un blocco abitativo centrale all’abitato, lo stesso dicasi per le Reverende Madri di S. Martino in Varese; questi ordini religiosi allo scadere del secolo nel 1798[2], vedranno il proprio patrimonio inopinatamente acquisito al demanio pubblico per esser rivenduto ai privati[3] che come vedremo saranno esclusivamente famiglie emergenti e dotate di patrimoni finanziari tali da permettere loro ogni genere di affare anche poco chiaro pur di accaparrarsi fondi e beni da far rendere poi al meglio. Fu questo quindi un periodo di transizione dove alcune nobili entrarono in possesso di ingenti patrimoni ex ecclesiastici, probabilmente anzi sicuramente a prezzo di saldo… Vedi gli Archinti autentici mattatori del periodo. Resta comunque un embrionale e iniziale modalità di parcellizzazione che porterà poi nell’ottocento (quando questi stessi nobili vedranno le loro proprietà finire sotto i colpi dei creditori e dei fallimenti dovuti alla loro insipienza e incapacità di gestire questi latifondi) alla nascita della piccola proprietà terriera.
Dalla analisi delle proprietà emerge già una piccola schiera di famiglie autoctone che possiedono case e terreni: i Crosti, i Saporito, i Magnoni, il Montalberto e il Gallo.
Giusto per utilizzare un info che tutti mettono in bella mostra ma qui riassunta per comodità: 
1751 - Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune, di circa 185 abitanti, Feudo del Conte di Castelbarco (Visconti)[4], cui pagava 12 lire all’anno per censo e dazio d’imbottato (TASSE sempre TASSE). 
La comunità era sottoposta alla giurisdizione del vicario del Seprio e il suo console prestava giuramento alla banca criminale del Seprio, pagando due lire, due soldi e sei denari. 
L’amministrazione era tenuta da due sindaci, eletti ogni tre anni dai sindaci uscenti. Il cancelliere, che risiedeva nel paese, era pagato 16 lire all’anno e conservava presso di sé le scritture comunali. 
Il comune non disponeva di procuratore né di agente a Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3071, fasc. 19)[5].

Incremento della popolazione nei secoli

Questi dati, estratti dalle Visite Pastorali, sono interessanti per farci capire come nel corso dei secoli la popolazione sia cresciuta quadruplicandosi in circa 200 anni.

1570    =   Status Animarum                         =   44
1574    =   Status Animarum                         =   83
1597    =   Status Animarum                         =   65
1622    =   Status Animarum                         =   80
1645    =   Visita Pastorale                            = 103
1750    =   Visita Pastorale Pozzobonelli       = 200 abitanti circa  




[1] ASVa.
[2] Legge 15 messidoro anno VI.
[3] Legge 8 vendemmiale anno VII (sempre nel 1798).
[4] Castelbarco è il nome di una antica famiglia nobile, di cui si hanno notizie fin dalla prima metà del XII secolo, che legò il suo nome alla Vallagarina (Trento), dominata dalla dinastia per alcuni secoli, salvo poi insediarsi nel territorio milanese.
[5] http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11000602/?view=toponimi&hid=

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