Capitolo LXXV
DI
ALCUNE FAMIGLIE STORICHE DI PEVERANZA il 1800
Quando si insediano in paese alcune famiglie? Non
sempre come abbiamo potuto vedere risulta cosa facile dare una data, fissare un
momento, motivarne il perché. Cerchiamo adesso attraverso i pochi documenti
d’anagrafe del 1800 di stabilire come alcune famiglie sono qui presumibilmente arrivate.
Dei Cataneo, con una
n sola, ne avevamo parlato nel capitolo relativo al 1600/1700. Di certo c’è che
il signor Giulio Cataneo fu Giuseppe
risiedeva in Peveranza alla data del censimento del 1852 era nato a Carnago il
27 agosto 1796 ed aveva sposato Anna Maria Crosti nata a Peveranza il 3
novembre 1800, si sposarono in Peveranza, celebrante don Besozzi il giorno 14
maggio 1822; Giulio era momentaneamente abitante in Lugano e svolgeva il lavoro
di contadino. Vi è altresì registrato il figlio Gaetano che nasce il 17 luglio
1834 a Lugano, segno di una dinamicità di spostamento derivata probabilmente
dalla necessità di lavorare, infatti la famiglia già nel successivo censimento
del 1853 non appare più nei registri. Ma nel registro del 1896/99 ritroviamo il
Cattaneo Gaetano fu Giulio sposato con Saporiti Giulia fu Luigi nata a
Peveranza il 17 aprile 1850. I figli furono otto e precisamente: Maria, Giulio,
Pietro, Anselmo, Luigi, Bambina, Giuseppe e Lorenzo. Altre tracce nel 1809 ma
pare di un ramo che qui non si è insediato: si celebra un matrimonio tra un
Cattaneo, Giacomo Antonio figlio di Agostino di S. Stefano e Giuditta Galla
figlia di Mattia.
I Gatti si attestano in Peveranza intorno alla fine del 1700; Giovanni originario
di Castelseprio sposa Teresa di Peveranza e qui viene a risiedere per
costituire il nuovo nucleo famigliare. Il cognome compare per la prima volta
nei registri con la trascrizione della nascita di Brigida figlia di Giovanni
Gatti e di Teresa Saporita
nel 1804 al 16 dicembre e purtroppo in quello dei morti il successivo 19
per la morte prematura della stessa. Nel 1806 il registro dei morti annota
la scomparsa di Ambrogio Gatti, anni 79, vedovo di Marcella Martignona
questo all’11 settembre, padre del Giovanni e residente in
Peveranza nella casa del figlio? Nel 1808 al 27 febbraio, nasce Brigida
Maria[1]il
24 agosto nasce 1810 nasce Bartolomeo Innocente[2].
Nel 1825 addì 8 gennaio, nell’atto di
matrimonio tra Maria Brigida e Gaetano Mussi, si afferma chiaramente che il
padre Gio Batta era nativo di Vico Seprio ora risiede in
Peveranza, la madre Teresa nativa di Cairate. 1828, 11 dicembre, nasce Giovanni
Francesco – la levatrice fu Cattarina Molina di Cairate - figlio di Giuseppa Saporiti di Vico
Seprio ora domiciliata in questa cura e Ambrogio Gatti del fu Giovanni
di Peveranza nato anch’egli in Vico Seprio il 30 maggio 1800, Maritati in Vico
Seprio il 16 gennaio 1825. Poi nasceranno Francesco, Teofilo, Giuseppe,
Ermenegildo, Pasquale e Teresa. Vico Seprio è la terra di provenienza di
questo nucleo famigliare. Da quello che si deduce è che nei primi 25 anni
la famiglia di Giovanni è in continuo movimento poi con la nascita di Ambrogio
questi si installa definitivamente in Peveranza e da origine ad una numerosa
figliolanza.
I Botta arrivano, presumibilmente, in Peveranza intorno agli anni 50
dell’ottocento; Lorenzo fu Celeste nato a Maccio (Como) il 21 maggio del 1826
coniugato con Benisi Luigia fu Antonio nata a Gazzada il 29 maggio 1835 qui
risiedono. Hanno Luigi e Celeste.
I Martegani; con
Guido nato a Vico Seprio il 7 aprile 1786 sposato con Giuseppa di Calcinate,
qui risiedono all’alba del 1852, con loro anche Giovanni (Battista), Carlo,
Angelo Matteo, Carolina, Luigia, e le rispettive mogli di Giovanni Rigina, e di
Carlo Purissima. I figli sono tutti nati in Vico Seprio, le nuore in Gornate
Superiore. In precedenza nel 1809 si era celebrato il matrimonio tra Martegani
Daniele figlio di Giuseppe della cura di Vico Seprio e Rosalia Maria Galli
figlia di Carlo Giuseppe, non sappiamo se vi fossero legami di parentela ma la
provenienza accomuna i due Martegani. Nel 1792 al 1 febbraio Carlo Stefano
Martegano qm Antonio della cura di Tradate vedovo, sposa Madalena Crosti figlia
di Giorgio anch’essa vedova, testimone è Santino fratello di Carlo. Non ci sono
prove di parentela con i Martegani di cui sopra.
Altre famiglie si insediano in Peveranza in questo
secolo ma sono periodi troppo brevi per lasciare una traccia stabile nei
registri, qua e là troviamo presenza di matrimoni, di battesimi ma poi nulla
più. Raccontiamo quindi delle discendenze di coloro che qui sono arrivati e
sono ancora presenti nel paese segno di radici e di attaccamento a questa
terra.
[1] APP, Registro
battesimi, figlia di Giovanni Gatti e Teresa Saporiti legittimi consorti di
questa cura, il compadre è stato Tranquillino Guidali figlio del Fu Giovanni
Antonio della cura di Rovate.
[2] APP, Registro
battesimi, figlio di Giovanni Gatti e Teresa Saporiti legittimi consorti di
questa cura, il compadre è stato Pasquale Ferrara figlio di Giuseppe della cura
di Cairate. Parroco Don Bianchi.
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