Capitolo XXIV
1600
NUOVE
FAMIGLIE
Nuove famiglie si formano e nuovi cognomi arrivano
in Peveranza
Iniziamo con questo capitolo a raccontare per quel che ci è concesso dai
documenti, l’avvento delle nuove realtà famigliari in Peveranza e soprattutto
la loro influenza sulla crescita demografica e sullo sviluppo del nostro
piccolo borgo. Se quattro erano i ceppi storici sino ad oggi perno del piccolo
mondo peveranzese da questa data abbiamo conoscenza di chi si avventurò in questa
terra per non solo sposarne le figlie, ma anche per rimanerci e far crescere la
comunità. Come descritto i cognomi storici di peveranza sono e ovviamente si
moltiplicano i Saporiti, i Crosta, i Borriti. Conosciamoli. Il primo cognome
non peveranzese che viene registrato e qui risiede, è scritto nel libro dei
matrimoni alla data dell’otto novembre 1598. La conferma viene dal registro dei
battesimi dove nel 1603 si registra il loro primo figlio: Stefeno dito il Morina di Rovate che sposa Bartola figlia di Andrea di Boriti
di Peveranza.
I
MORINA
1598, 8 novembre
- Stefano Morina di ROUATE (Rovate)
sposa Bartola di Andrea di BORITI. Avviene
così l’insediamento dei MORINA in Peveranza.
Perché affermo questo? Perché incrociando Matrimonio e Battesimi registrati in
Peveranza ecco che appare la stanzialità:
1603, 3 gennaio,
battezzato dal parroco di Cairate, nasce il 2, Francescho di Stefeno dito il Morina et
Bertolina sua molie. Interessanti i Testimoni: Bartolomio dei Moreti e Angela
di ta la Braueta.
1604, 12
giugno, nasce ed è battezzato Gio.
Batta Morina.
1606, 29
novembre, battezzato dal parroco di Cairate, nasce il 28, Angelo Maria di Stefeno di
il Morina et Bertolina sua molie. Entrambi di Peveranza.
E’ interessante verificare come il cognome si modifica continuamente e
diverrà definitivo nella sua forma lessicale addolcita: Molina.
1732, 19
febbraio – Carlo Ambrogio MOLINA figlio di Giuseppe di questa cura,
sposa Liberata Maria de Crosti figlia di Antonio parimenti di questa cura.
E’ del 1782 addì 27 gennaio il matrimonio tra Molina Carlo
Giovanni figlio di Stefano e Paola Maria Crosti. Altre nascite e Matrimoni
seguiranno per tutto il fine settecento e primo decennio dell’ottocento.
I
CROSSIO - CROSSY
Famiglie probabilmente
originaria di Busto Grande, compare per la prima volta in Atti Matrimoniali. Quello
che mi lascia perplesso è che non trovo nel registro dei Battesimi alcuna
nascita di giovani con il cognome Crossy, mentre nel registro dei morti vi sono
purtroppo molte conferme.
1600, 22 febbraio – fate
le denonciatione nei tre giorni di festa infrascriti cioue adi 2, 4, 7 del mese di febraio ne
auendo inteso essere alcuno legitimo impedimento tra Lazaro filiolo di Batista di
Balcaro di Crossi et Anna Gnardina filiola
dil Togno di Saporiti di
Peveranza e stato celebrato il matrimonio fra esse per parole di presente nella
presenza prete Giouà Crosta et a mia interrogazione presente Mr
Pompeo di Busto et Giouà Brugnone di Da….. . E’ la presenza di Msr Pompeo a
rafforzare l’ipotesi della diaspora bustocca, il testimone proviene quasi
sempre dal luogo di residenza di uno dei due novelli sposi.
1609, 19 giugno – tra Gnardino figliolo di Francescho del Sasso
de Crossi et Lisabet di Giouan Pietro di Crosta presente Lazaro de Crossi et Bartolomeo de Saporiti.
Questo Atto invece
li da come presenti nel territorio i Crossi risiedono in Peveranza.
1696, 7 marzo - Carl’Ambrogio Crossio figlio di Giò ha contratto Matrimonio con
Gerolama f. di Giacom Maroni e luono e latro di questa Cura. Testimoni:
Vittor Mussi e Bartholomeo Crostio.
In altri atti di
matrimonio del 1699 vengono citati come testimoni Ambrosio Crossio di
Bartholomeo Crossio, Francesco Crossio e Bartolomeo Crossio tutti di questa
terra, ovvero qui residenti. La famiglia è qui attestata.
1702, 11 febbraio – giorno di sabbato. Carl’Antonio Crossio f.
di Hieronimo sposa con Ludouica de Crossÿ. Testimoni Carlo Francesco Crossio,
Carlo Gioseffo Gallo et Bartholomeo Crossio. Qui si incrociano in un
matrimonio i due cognomi e a questo punto dobbiamo pensare o ad un
autorizzazione di matrimonio tra consanguinei o a due distinti rami che portano
un cognome molto simile, per altro cosa abbastanza comune. Nei registri non vi
è traccia di licenza specifica[1].
Questa famiglia resterà sul terrritorio peveranzese fino al 700 inoltrato, poi
così come comparsa, scompare dai registri.
I
MONTALBETTO
Azzardo un ipotesi: con la presenza del Parroco Giò Batta Montalbetto
insediatosi nel 1614, troviamo contestualmente i primi cenni nella realtà
peveranzese di altri Montalbetti; molto probabile vi sia stato un legame
parentale che abbia fatto si che i “congiunti” del parroco potessero trovare
casa e famiglia qui in Peveranza; infatti da atto di matrimonio del 1626
vi è presenza di testimone di nome Mr.
Montalbetto Clemente, il quale non appare che qui in questo atto.
Poco più tardi però, nel 1629 Msr Bernardo Montalbetto et
Hippolita, che non si sono sposati in Peveranza non essendoci traccia del
loro matrimonio nei registri, hanno un figlio di nome, Carlo Francesco che viene battezzato e qui registrato stando a dire
con ciò che qui erano residenti.
Nel 1631 il 6 d’agosto, nasce Benedetta Maria, nel 1634 nasce
Carlo Francesco[2],
nel 1636, Pietro Martire e nel 1641 addì 14 luglio
nasce Lucia; Benedetta compare come Comadre in atto di battesimo del 1651
13 gennaio; Ad avvalare la residenza dei Montalbetti aggiuungiamo il Chirurgo
di Peveranza, di cui parleremo più avanti che “opera” di sicuro intorno agli
anni 30 del secolo. Nel 1671 (11 novembre) i Montalbetti riappaiono in
atti battesimali con il Signor Pietro Martire Montalbetti e la
Signora Antonia Bolli i quali battezzano Hippolita Cattarina, così come nel 1673
(6 aprile) nasce Angelo Francesco Maria, il 3 novembre 1675 nasce Carlo
Bernardo, il 30 gennaio 1678 nasce Francesco Maria. Da un carteggio del 1676[3]
si nomina il Curato di Santo Stefano di
Ogiona Pieve di Gallarate, Francesco[4],
il quale nel 1661 cambia una
pezza di terra in Peveranza con il Conte Cicogna; nell’atto si cita poi Pietro
Martire come abitante in Peveranza ed
erede del suddetto Curato (fratello?)[5].
Ulteriore conferma c’è la dà questo atto di Matrimonio registrato in data
17 aprile 1701: Bernardo
Montalbetto del defunto Pietro
Martire ha contratto matrimonio con Giouanna Maria figlia di Misr. Bartholomeo de
Crosÿ l’uno e l’altro di questa terra di peveranza.
Testimoni Misr. Carlo Francesco Crossÿ, Dominico Crossÿ et Antonio
Saporito di questa terra. Adesso sappiamo con certezza che i
Montalbetti risiedono e vivono in Peveranza.
1713, 9 aprile – Carlo Giuseppe[6]
figlio del sig. Bernardo Montalbetto e di Gioanna de Crossia (ricambia il
cognome…).1715, 26 agosto – Gio: Batta figlio del sig. Bernardo
Montalbetto e di Gioanna Crossia (ricambia il cognome…).
Non continuo nell’elenco ma altri ancora daranno vita al forte ramo dei
Montalbetti, ancora oggi ben presente e radicato nel nostro territorio.
Altro dato interessante: nei sommarioni dei proprietari del Catasto di
Maria Teresa, sia in quello allegato alle tavole dell’anno 1722 sia in quello
riferito a terreni e fabbricati del 1750, viene registrato il cognome Montalberto
che si identifica con i Montalbetto in quanto il riferimento parentale è
talmente evidente da non lasciare dubbi. Montalberto
Pietro Francesco del fu Bernardo.
I
MACHI
Ribadendo come nel 1566, 1567 e 1568 sia citato questo cognome come
appartente alla comunità Francesco di
Machi del locho di peueranza; troviamo ulteriore conferma di ciò nell’atto
del 1584 dove Battista Macchi figlio di Bernardino è identificato quale capofamiglia. Poi
un vuoto testimonia probabilmente un cambio di residenza ed infine nel
1630 il primo matrimonio del nuovo
secolo: Giò Pietro de Machi sposa Paoulina; e ancora nel 1661 Gio: Batta Macchio del Qũ: Giò d.o (detto) Stramba di Boladello, ha contratto
il Matrimonio con Anna Carnelli del Qũ: Gioseffo qual albendue habitana a
Boladello et adesso in questa Cura(Peveranza).
1676, 3 febbraio – Carl’Ambrosio f.
di Gio: Batta: Macchio della cura di Caronno Ghiringhello Pieve di
Carnago sposa Maria Giacomina f. di Gio: Saporiti di questa cura.
1681, 11 febbraio - Giò
Pietro Macchio figlio di Gerolamo habitante in Cedrate ha contratto M.o con
Gioanna Maria Saporiti figlia del q. Ludouico di questa terra.
1697, 16 febbraio – Gioseffo, figlio
di Antonio Oriundo di Lonate
Ceppino sposa Anna figlia di Giacom’Antonio MOLINA.
1698, 1 gennaio – Andrea figlio di Gioseffo
Macchio e d’Anna Morina nato e battezzato nello stesso giorno. L’atto ci
dice inoltre che sono residenti in questa cura ovvero Peveranza.
1699, 12 febbraio, Carlo Antonio Macchio del q. Pietro della
cura di Boladello sposa Margarita de Saporiti del qm. Ludouico di questa
terra.;
1701, 13 agosto – Maria Margarita
figli di Gioseffo Macchio e d’Anna Morina nato e battezzato nello stesso
giorno.
1702, 21 febbraio – Giò: figlio del
qm. Domenico Macchio della cura di Lonate Ceppino sposa Isabela figlia
di Giacomo Manone (Magnone forse?)
1704, 15 agosto – Antonio Maria
Machario figlio di Gioseffo Macchio e d’Anna nato e battezzato nello stesso
giorno.
1704 – Registro dei Morti, Andrea
anni 6 figlio di Gioseffo Macchio detto
il Biello, di questo Macchi non troviamo corrispondenza nel registro dei
Matrimoni, quindi potrebbe essersi trasferito qui da poco.
1705, 17 febbraio – Baldassar figlio di Misr
Gioanni Macchio della cura di Cairate sposa Antonia figlia di Vittor
Mussi di Peueranza.
1727,
19 febbraio – Antonio Maria Machario figlio di Giuseppe Maccho della nostra cura di Peueranza sposa Eurosia
Cattarina Mussi figlia di Ms. Stefano parimenti di questa cura.
1728,
15 agosto – Francesco Maccho figlio di Giouanni della cura di Rouate
sposa Elisabetta Maccha Vedua del qm. Carlo francesco Crosti di questa terra.
1738,
16 febbraio – Giouanni f. di Carlo Francesco Maccho della cura di Cedrate
sposa Angela Felice Fortunata Crosti f. del qm. Francesco di questa cura.
1747 - 12 febbraio – Bernardo
Macch(i)o[7]
figlio di Paolo Macch(i)o della cura Bergoro sposa Maria
Maddalena Saporita figlia del qm Baldessaro Saporito di questa cura di
Peueranzo. Testimoni: Daniello Gallo, Carlo Stefano Crosti et Giouanni Gallo
tutti di questa cura di peueranza.
1747
- 11
maggio – Pietro Macchio figlio di Bartolomeo Macchio del luogo di
Cuirone della cura di Cimbro Veduo per la morte della fu Angela
Maria Macchia sposa Giulia Carugha figlia del qm Giorgio Carugho Vedoua
per morte del fu Tommaso Vittore Crosti di questa cura di Peueranza. Testimoni:
Carlo Stefano Crosti, Daniello Gallo et Baldassaro Crossio tutti e tre di
questa cura di peueranza.
1751, 11 febbraio – Carlo Giuseppe
Macchio figlio di Pietro del luogo di Bergoro sposa …. Mussa figlia di
Vittore di questa cura.
1755, 4 febbraio – Pietro Macco
figlio di Antonio Maria e di Eurosia Mussa sposa Giulia Saporita figlia di
Antonio e d’Anna Mascherona ambi di questa cura.
Possiamo
sulla base di questi documenti, affermare che il cognome in zona è molto
diffuso, che la dinamicità delle popolazioni è alta, e che ci si sposa e ci si
trasferisce senza molti apparenti problemi da e per un luogo. Quindi per i
Macchi vale il fatto che diverse siano le provenienze che hanno dato luogo alle
famiglie di peveranza. Di sicuro la loro residenza embrionale è da stabilirsi
nella “Cassina Biello” come
confermano i sommari del 1750[8] e
poi ancora nel successivo Catasto Lombardo Veneto del 1857[9].
GLI
AMBROSOLI - ROUINA
In lettera del parroco Montalbetti del 1622 compare Giovanni de Ruinis, servo personale, di 21 anni e residente nella di lui casa parrocchiale. Il 2 marzo 1624 Giò Ruina o Rouina sposa Helisabetta
Crosta e nello stesso anno (!) il 19 luglio nasce Cristoforo. Nel
1626 nasce Carlo e nel 1636 nasce Vittoria. Nel libro dei Matrimoni del 1653 appare
questa dicitiura Giò: Ambrosoli
detto Rouina di questa Cura, ricorrente spesso in questi atti,
tant’è che nel 1669 troviamo un Ambrosio
Ambrosolo detto il Ruina,
quell’Ambrosio marito di Cattarina in atti del 1659; la conferma definitiva
arriva dal Matrimonio di Crastofforo figlio di Gio Ambrosoli
detto il Ruina di questa cura
ovvero di Peveranza, che sposa Cattarina figlia di Giacomo
Mazzucchelli detto il Segrino
di Vicoseprio.
Cristoforo Ambrosoli e Cattarina. Battesimi nel 1654 di Pietro Paolo
Dominico, 1655 Jacomo Gio, 1657 Hieronima Elisabetta. Altri rami degli Ambrosoli:
quello di Angelo Maria e Maddalena battezzano nel 1659 Gio Batta, e Ambrosio e
Cattarina sempre nel 1659 Antonia Maria, comadre Vittoria Ambrosoli.Crastofforo
Ambrosoli e Francesca de Farioli battezzano Pietro Giacomo nel 1661.
I
MUSSI[10]
Vittor de Mussi,
appare per la prima volta, in carteggi peveranzesi, come testimone di
matrimonio e residente in Peveranza, nell’anno 1666. Del suo Matrimonio
nei mastri non vi è traccia, vero è che mancano 9 anni di registrazioni dal
1644 al 1653[11], ergo non sappiamo. Vittor Mussi e Anna Crosti battezzano Pietro
Gioanni il 2 febbraio 1669; Eurasia Catterina nel 1671, nel 1674 11 febbraio
Elisabetta Maria. 1676 4 aprile Gioanna Antonia. 1679 14 marzo Maria Madalena
Lucia. 1681 nasce Antonia Domenica, al 1684 nasce Carlo Gerolamo, nel
1687 nasce Marcho Gioseffo che morirà a tre anni ed infine nel 1690 nasce
Gioanna Maria. Anna Muore nel 1691 di lunga malattia, all’età di 40 anni.
Massaro Vittor Musso, muore nel 1707 all’età di 62 anni, per grave
malattia si era risposato con Francesca de Carnella, ma anche di questo
matrimonio non si ha traccia, sappiamo dai registri che Francesca si risposerà
nel 1709 con Gioanni Tomasini di Cassano e molto probabilmente lì si trasferirà.
Altre notizie del capostipite di questo gruppo famigliare non ne abbiamo. Al
momento. Sappiamo che nel 1691 nasce Natale Marcho Gioseffo figlio di Steffano
de Mussi e di Maria nato la notte di Natale. Ma anche di Steffano nulla si sa
sul matrimonio e la provenienza.
1728, 1
febbraio – Vittor Francesco de Mussi figlio del qm. Carlo
Gerolamo della nostra cura, sposa Anna Maria Ambrosolli f. di Pietro
Giouanni parimenti di questa cura.
I
FONTANA
1669 - Adi 7 giugno si registra il Matrimonio
tra Carlo Dominico figlio da Carlo Fontanna di questa Cura con Anastasia
Rauazzani del Qũ: Gaspar Oriundo d’Abbiate Guazzone ma che ultimamente
habitaua in Rovate. Testimoni: Batta. Del Prada da Vicoseprio, Carlo
Crosti et Vittor Mussi da Peveranza.
Battesimo 1675 1
luglio Giacomo Domenico.
1682,
4 febraio - Pietro Fontanna del q. Carlo ha
contratto M.o con Madalena figlia di Pietro Crosti. Testimoni: Vittor de Mussi Batta
de Crosti et Carlo Maria Saporiti.
I CARNELLI
1616, 17 ottobre, Famiglia con
origini Bolladellesi, compare in un primo atto con Ludouico de Carneila de Bolatel.
1670 – il 1 febraro si registra il Matrimonio
tra Carlo Antonio Carnelli del Qũ:
Gioseffo d.o (detto) del Contino
con Margarita de Saporiti del Qũ: Bernardino d.o (detto) di Matheia abitanti di questa Cura.
Testimoni: Giò: Batta: Beluisio da Bergoro, Carlo Fontanna e Steffano Morina.
1675, 5 febbraio - Domenico
Carnelli del qm. Bartholomeo sposa Paola figlia di Ludouico Saporito
luno e l’atro di mia cura..
1676 Battesimo 28 maggio, Anna Maria
Lucia.1678 14 aprile, Antonia Cattarina.
1675 Matrimonio 5 febraro, Domenico Carnelli del q. Bartholomeo ha
contratto M.o con Paola figlia di Ludouico Saporiti e l’uno e l’atro di mia Cura. Testimoni: Giò Batta Crosti,
Vittor de Mussi et Pietro Crosti tutti di Peveranza.
1678 Battesimo 10 luglio, Bartholomeo
Carlo Dominico.
1733, 11 febbraio – Giuanni Batta
Carnello f. di Giacomo della cura di Bolladello sposa Giouanna Maria Saporita
figlia di Loudouico di questa terra.
I MAGNONE
Nel 1670 Giuseppe della terra di Carnago, sposa la vedova di
Bartolomeo Crosti, Maria de Galli, e nel 1674 il 28 genaro suo fratello Giacomo Magnone del q. Francesco di Brughetto sotto Carnago sposa Antonia
Crosti (forse la figlia di sua cognata?) del q. Bartholomeo di questo luogo di
Peveranza. Testimoni: Antonio figliolo di Carlo Rosetti di Marnate, Mro. Bernardo Gatti et Mro. Carlo Antonio Galli di
Cairate.
Battesimi: 1675 23
maggio, Carlo Ambrosio. 1678 2 marzo,
Gerolama Maria. 1679 11 ottobre, Carlo Francesco. 1680 5 settembre Maria
Isabella.
Nel 1707 Carlo
Gioseffo Manone del q. Ambrogio oriondo della Cassina di Brughetto sotto
Carnago sposa Angella de Crossÿ ,
bellissima questa definizione: Oriundo !!
1720, 1 ottobre –
Giacomo Magnone figlio del qm. Francesco, Vedovo sposa Francesca Macchia f. del
qm. Carlo Antonio parimenti di questa cura.
I RICARDI
1676
- Battesimi - 23
settembre, Angela Maria Ludouica figlia di Giacomo
Ricardi et da Leonora
da Cantiani, il compadre GIOSEFFO MAGNONE et la commadre Madonna Lucia de
Mussi.
1681, 8 novembre - Giacomo
Ricardi del q. Ludouico ha contratto M.o con Maria figlia di Ambrosio
de Ambrosoli e l’uno e l’altra di questa
terra. Testimoni: Bartolomeo Crosti Carlo Francesco Crosti et
Giò: Batta. Crosti.
1722, 11 febbraio – Ambrogio Ludouico
figlio del qm. Giacomo Ricardi della nostra cura sposa Maria Margarita Macchia figlia di Giuseppe parimenti
di questa cura.
Sono presenti
anche in Rovate.
I GALLI
Di sicuro, il
primo con questo cognome che appare in Peveranza è il Parroco Carlo Francesco Gallo venuto in
Peveranza ed eletto parroco dai SS compatroni i Castiglioni nel 1652. Alcune volte appare negli atti il
nome del fratello, Sac. Carlo Steffano,[12]
anche lui parroco che esercita in Montonate. Non saprei dire se vi sono legami
parentali con quelli che si insedieranno poi, ma di certo come per il
Montalbetto le coincidenze sono molte… La madre del curato muore in Peveranza nell’anno
1680: Madna Lucia Mussi Galli
f. del q. Steffano anni 70. Il doppio cognome ci fa capire che Mussi e
Galli sono cognomi comuni in Peveranza in questo periodo. Lucia inoltre è
presente come testimone in diversi atti di battesimo qui registrati a testimonianza
di una sua stanzialità in loco.
1678, 22 febbraro - M.
Gasparo Buldio figlio di Mr. Bartolomeo del luogo di Fagnano
Pieve di Busto ha contratto Matrimonio con Madonna Antonia Galla figlia del qm. Carlo Gallo altre volte di Cairate ed
al presente habitante in Peveranza, tra i testimoni Mr.
Alessandro Gallo di Tradate.
1697, 5 febbraio - Mr. Gio: Batta: Gallo figlio di Mr.
Bernardo della cura di Cairate sposa Madonna Giouanna Galla figlia di Mr.
Celso abitante in Peueranza.
Da Matrimonio del 1709 sappiamo che: Misr. Carlo Giuseppe Gallo Me. Antonio Gallo et Mr.
Gaspare Antonio Gallo Fratelli et figli di Mr. Celso Gallo - Sono - tutti di questa cura di Peveranza.
1721, 29 gennaio – Stefano, figlio di
Ms. Celso Gallo di questa cura
sposa Lucia Crossia figlia di Ms. Francesco parimenti di questa cura.
1746, 6 febbraio - Bartolomeo figlio
di Bernardino Crosti di questa cura di peueranza, sposa Paola Cattarina Galla
figlia di Mr Gasparo Antonio Gallo parimenti di questa cura.
I CATTANEO
La prima comparsa
in un registro, purtroppo quello dei morti, del cognome Cattaneo avviene in
data 1654 esattamente l’8 febbraio,
Honorato Domenico figliolo di Giò: Batta Crosti et di Lucretia Cattanea sua moglie, e fu battezato lo stesso
giorno da me Pre Carlo Franco Galli Cur.o il compadre è
stato Baldasar Saporito et la commadre Angela Crosti. Morse
adi 19 febraro di stesso anno.
1677, 10 febbraio - Francesco Cattaneo fig.lo del q. Carlo di
Samarate ha contratto M.o con Francesca figlia d’Angelo de Crosti.
Ma non vi è altro riscontro per questo nucleo se non il matrimonio,
quindi per certo andranno a vivere in Samarate.
La seconda comparsa è del 1735 addi 1 febbraio – Mr. Carlo
Antonio Cattanio figlio del qm. Mr. Paolo sotto alla prepositura di Carnago
sposa Madonna Teresa Santina
figlia di Mr. Bernardino Crosti di questa cura.
Per ritrovare i Cattaneo in Peveranza, bisogna infine andare al 1822,
addì 14 maggio - Giulio Cattaneo di
Carnago sposa Anna Maria Crosti.
[1]
Teoricamente
se sono consanguinei di un grado inferiore al quinto (questo vuol dire avere
anche solo un trisavolo in comune) avrebbero dovuto aver bisogno di una licenza
per il matrimonio, rilasciata appositamente dalla diocesi di MIlano. Ma questo
avveniva solo se durante le interrogazioni e le pubblicazioni di matrimonio
qualcuno "faceva la spia", cosa che spesso non succedeva o succedeva
a un passo dalle nozze, quando la cosa diventava molto fastidiosa. Tra le mille
delucidazioni datemi dal Dottor. Mazzucco questa è di una bellezza.
[2] Molto
probabilmente il ripetersi del nome è dovuto alla morte prematura del
primigenio.
[3]
ASM. A.G.F.R. pezzo 3895. L’atto è contenuto nel
carteggio relativo ai possedimenti delle RRMM di San Martino in Varese che
ricevono tutti i beni della Massaria di Peveranza di proprietà del Conte
Cicogna nel 1672. 1 giugno 1676 in
Peveranza. Un atto complicato dall’estensore che scrive in modo stentato e
sgrammaticato, dove le date non corrispondono ai fatti, basti pensare che
scrive 1661 come anno di riferimento e poi in seguito scrive “al quale anno poi
1672”..
[4] Parroco in Santo
Stefano dal 1648 al 1668, in precedenza maestro di scuola in Monza.
[5]
Presumiamo a questo punto che Pietro si sposi in Santo Stefano, il
cognome della moglie testimonia il fatto che la stessa non sia di origini peveranzesi e quindi possibilmente
nata in Santo Stefano.
[6]
1742, 31
gennaio – Carlo Giuseppe Montalbetto, figlio del Sig. Bernardo, della nostra
cura di peueranzo sposa Giouanna Antonia Lucia Galla figlia di Gasparo Antonio
Gallo della medema cura di peueranza. Testimoni: Benedetto Crossio, Bartolomeo
Crossio et Danielo Gallo tutti e tre di questa terra di peueranza.
[7] Il Parroco nel
registro , mette la “i” appena sopra
il cognome, come correzione
[8]
Catasto di
Maria Teresa, Sommario: Mappale 334, Macchio Antonio Maria qm Giuseppe, livello
di Giovanni Antonio Ambrosoglio qm. Angelo Maria.
[9]
Cessato
Catasto Lombardo Veneto 1857, Rubrica possessori: M2 Macchi Angela e Giuseppa Carolina sorelle
de Francesco, livellarie a Puricelli Guerra Giuseppe; M6 Macchi Francesco
Giovanni qm Carlo Antonio detto BIEI; M5 Macchi Francesco, Giovanni ed Angelo,
fratelli qm. Andrea detti MILANO, livellari a Mazzucchelli Maddalena, vedova
Magnaghi. M9 Macchi Giuseppe qm Luigi detto ZAPPIN.
[10] Catasto di Maria
Teresa, 1722, Sommario: Musso Francesco qm Stefano a Livello dell’Eredità
Cozza.
[11]
Nella
documentazione relativa ai matrimoni, mancano gli anni dal 1544 al 1563, ho
cercato nell’archivio ma nulla ho trovato.
[12] Matrimoni, 1677,
10 febbraio Francesco è assente in quanto impegnato nelle SS. Confessioni delle
monache di S. Michele in Lonate Pozzolo.
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