Capitolo VIII
1346
Lo Statuto delle Strade e
delle
Acque del
Contado
di Milano
Citiamo
qui questo Statuto[1]
per mero interesse d’informazione, pagare le tasse non piace a nessuno e
siccome Milano non è da meno, anche qui ancora una volta ci dimostra che se
vogliamo le strade, come vale per Roma, c’è le dobbiamo mantenere, che poi si
tratti di semplici sentieri, o tracce appena abbozzate, va bè non dobbiamo
proprio esser cosi zicchignini.
Peveranzio, Località citata negli statuti delle strade e delle acque del
contado di Milano, del 1346, e facente parte della Pieve di Gallarate,
Peveranza, ovvero locho da Peveranzio, era tra le comunità che contribuivano
alla manutenzione della strada di Rho
XII da porta Zobia.
Ovvero la porta ove Galeazzo Visconti fece costruire una fortificazione detta Castrum Portae Jovis (Oggi Castello Sforzesco).
Ovvero la porta ove Galeazzo Visconti fece costruire una fortificazione detta Castrum Portae Jovis (Oggi Castello Sforzesco).
Strata da Rò
La determinatione de la strata da Rò, e comenza fora de porta Zobia in
cima al Boscho.
Milano
è un primario nodo della viabilità antica, vi sono almeno nove grandi vie antiche che raggiungono Como,
Brescia, Bergamo, Novara e il collegamento attraverso Piacenza con la via
Emilia.
Gli
Statuti rappresentano una testimonianza di eccezionale interesse. Colgono
aspetti della viabilità e della connessione con il territorio, Precisano da
dove le strade muovono, ma anche dove vanno o meglio dove passano, poi
allontanandosi dalla città indicano luoghi, borghi, cascine che sono tenuti a
mantenere a spese proprie la via. Ci mostrano come la spinta di Milano verso il
nord sia potente e inarrestabile.
L’egemonia
Milanese si manifesta e si consolida.
[1]Gli
Statuti delle strade e delle acque del Contado di Milano; Edizioni Universitarie
di Lettere Economia Diritto Milano 1992.
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