Capitolo XXXIX
I PARROCI del SETTECENTO
Alla
morte del sac. Carlo Francesco Galli
1708 - Così è scritto: Consta dal Libro
dei Morti della parochiale di Peueranza come segue adì 28 agosto 1708 e passato
da questa a miglior vita il M.R. Sig. P. Carlo Francescho Gallo curato
di Peueranza in età d’anni 81.
Vicario a
Peveranza per vacazione risulta essere P.
Alessandro Maroni/e definito nel documento ViceCurato di Boladello e Peueranza, ne è anche l’autore.
1708/9 – 10 novembre – Prende il suo posto il Sac. Carlo Gerolamo
Castiglione, nato a Morazzone, nominato come sempre, dai Nobili
Castiglioni; ha precedentemente esercitato la vicecura d’anime in più luoghi
tra questi l’ultimo Gazada (Gazzada)
quale viceparroco[1].
Il quale muore in
veneranda età come Decano della Pieve nell’ottobre del 1751.
L’anno 1713 è l’anno della comparsa del Vaiolo[2]
in Peveranza di cui 3 casi certi registrati.
L’età dei bambini defunti per tale
malattia: tra i 2 e i 5 anni.
3
novembre - Vittoria figlia di M.
Steffano Mussi e di Madonna Maria Vaghi anni 5 e 3 mesi morì di Febbre e Variolle.
Dal Registro dei
morti un esempio di quanto sostenuto nella teoria dei cognomi:
Interessante questa registrazione
dove nello stesso atto cambia il cognome del padre registrando il padre come de
Crosti e il figlio come Crosto mah!!: 12 genaro
- Gioanni Crosto f. del q.
Gerolamo de Crosti anni 40 giorni 6 di febbre acuta muore.
Il 1738 è un anno
spaventoso sono registrate 7 morti tutti bambini: due gemelli in età di un
giorno gli altri subito alla Nascita e al massimo 2 anni e 1 mese.
Altro anno tragico
il 1739 con 14 morti registrate di
cui 11 bambini, per certo 6 contagiati dal Vaiolo, per gli altri v’è il dubbio.
11 novembre - Melchiore Baldassaro f. di Giò: Batta
Crosti e di Marta Ferraria morì del malo
Valoli in età 1 anno e mesi 4.
La storia si ripete nel 1748 almeno 4 bambini morti
ufficialmente e di 5 altri defunti non si ha la certezza del morbo perché non
specificato nella registrazione, ma per deduzione... Questo su 10 morti
registrate nell’intero anno: 9 bambini su 10 defunti!
2
febraro - Baldassaro
Andrea f. di Pietro Francesco Crosti e di Giouanna Antonia de Crosti J. Morì in
età 1 anno del male delle Valiore.
Anche
il Castiglione fa dubitare sulla corretta trascrizione dei cognomi, per i nomi
lasciamo stare, vi è un tale e confuso scriver di nomi che è meglio evitare di
entrarci, ma per i cognomi su quelli bisogna dire qualcosa:
Il
2 ottobre del 1748 muore Carlo figlio di BARTOLOMEO CROSTO E DI PAOLA CATTARINA
GALLA.
Il
19 marzo del 1749 muore Anna figlia di BARTOLOMEO CROSSIO E DI PAOLA CATTARINA GALLA.
E’ evidente che in questi anni fa il suo decorso la malattia che lo lascia infermo così come testimoniato dalla visita pastorale del Pozzobonelli nel 1750.
I matrimoni si celebrano nel numero
di uno all’anno con alcuni anni due, molti con stranieri di altra “tera”: Brughetto sopra Carnago, Olgiate Olonna o
Arsago Seprio, le figlie di Peveranza emigrano verso altre comunità.
Un particolare, viste le rigide norme
ormai vigenti dal tempo di San Carlo possiamo qui dire che non vi è legame di
parentela alcuna (se non dopo matrimonio) tra il ramo Crossi e il ramo Crosti,
in quanto vi sono alcuni matrimoni tra questi e visto il divieto imperante di
matrimonio tra consanguinei vale quanto detto in precedenza, molto
probabilmente i Crossi/y sono altro gruppo famigliare.
I Battesimi sono anch’essi molti per
la piccola comunità: 6 nel 1708, 9 nel 1709, 7 nel 1710 e 9 nel 1711.
CRONACA
POLITICA: Nel 1716 il Feudo
(di Gallarate) passa al Castelbarco Visconti[3]
successore del Marchese Cesare Visconti. Si può capire come in quel tempo
bastava un niente per spostare un feudo da un Nobile all’altro, e così i
peveranzesi si adeguavano.
[1] ADMi, Fondo
Cappellanie, investitura 1708 Reudi Caroli Hier.oni Castillionei, Y1576
[2] Wikipedia.it Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola, la Variola
maior e la Variola minor. La malattia è anche conosciuta con i termini latini variola o variola vera (dal tardo
latino variŏla, derivato da varius, a significare
vario, chiazzato.
Si ritiene che il vaiolo sia emerso nella popolazione
umana circa nel X millennio a.C. . Si è stimato che la malattia abbia ucciso
circa 400.000 europei ogni anno durante il XVIII secolo e sia stato responsabile di un terzo di tutti i
casi di cecità. Di tutte le persone infettate morirono circa il 20-60% degli
adulti e l'80% dei bambini.
[3]
Le grandi
Famiglie di Milano. M. Turconi Sormani. Newton Compton Editori. Castelbarco
Visconti: Una leggenda li vuole far discendere da un Re di Boemia… l’esordio e
il radicamento a Milano si ebbe quando Costanza Visconti di Cislago sposò il
conte Giuseppe Scipione di Castelbarco dando origine ai Castelbarco Visconti.
Carlo Francesco per il testamento del nonno Cesare Visconti ereditò un palazzo
a Milano, il castello di Cislago e una porzione di quello di Somma. Fu Marchese
di Cislago e Conte di Gallarate.
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