mercoledì 25 settembre 2019


Capitolo XXXIX

I PARROCI del SETTECENTO
                            Alla morte del sac. Carlo Francesco Galli              




1708 - Così è scritto: Consta dal Libro dei Morti della parochiale di Peueranza come segue adì 28 agosto 1708 e passato da questa a miglior vita il M.R. Sig. P. Carlo Francescho Gallo curato di Peueranza in età d’anni 81.
Vicario a Peveranza per vacazione risulta essere P. Alessandro Maroni/e definito nel documento ViceCurato di Boladello e Peueranza, ne è anche l’autore.

1708/9 – 10 novembrePrende il suo posto il Sac. Carlo Gerolamo Castiglione, nato a Morazzone, nominato come sempre, dai Nobili Castiglioni; ha precedentemente esercitato la vicecura d’anime in più luoghi tra questi l’ultimo Gazada (Gazzada) quale viceparroco[1].
Il quale muore in veneranda età come Decano della Pieve nell’ottobre del 1751.

L’anno 1713 è l’anno della comparsa del Vaiolo[2] in Peveranza di cui 3 casi certi registrati.
L’età dei bambini defunti per tale malattia: tra i 2 e i 5 anni.
3 novembre  - Vittoria figlia di M. Steffano Mussi e di Madonna Maria Vaghi anni 5 e 3 mesi morì di Febbre e Variolle.
Dal Registro dei morti un esempio di quanto sostenuto nella teoria dei cognomi:
Interessante questa registrazione dove nello stesso atto cambia il cognome del padre registrando il padre come de Crosti e il figlio come Crosto mah!!: 12 genaro  - Gioanni Crosto f. del q. Gerolamo de Crosti  anni 40 giorni 6 di febbre acuta muore.

Il 1738 è un anno spaventoso sono registrate 7 morti tutti bambini: due gemelli in età di un giorno gli altri subito alla Nascita e al massimo 2 anni e 1 mese.

Altro anno tragico il 1739 con 14 morti registrate di cui 11 bambini, per certo 6 contagiati dal Vaiolo, per gli altri v’è il dubbio. 11 novembre  - Melchiore Baldassaro f. di Giò: Batta Crosti e di Marta Ferraria morì del malo Valoli in età 1 anno e mesi 4.

La storia si ripete nel 1748 almeno 4 bambini morti ufficialmente e di 5 altri defunti non si ha la certezza del morbo perché non specificato nella registrazione, ma per deduzione... Questo su 10 morti registrate nell’intero anno: 9 bambini su 10 defunti!
2 febraro  - Baldassaro Andrea f. di Pietro Francesco Crosti e di Giouanna Antonia de Crosti J. Morì in età 1 anno del male delle Valiore.

Anche il Castiglione fa dubitare sulla corretta trascrizione dei cognomi, per i nomi lasciamo stare, vi è un tale e confuso scriver di nomi che è meglio evitare di entrarci, ma per i cognomi su quelli bisogna dire qualcosa:

Il 2 ottobre del 1748 muore Carlo figlio di BARTOLOMEO CROSTO E DI PAOLA CATTARINA GALLA.
Il 19 marzo del 1749 muore Anna figlia di BARTOLOMEO CROSSIO  E DI PAOLA CATTARINA GALLA.

E’ evidente che in questi anni fa il suo decorso la malattia che lo lascia infermo così come testimoniato dalla visita pastorale del Pozzobonelli nel 1750.

I matrimoni si celebrano nel numero di uno all’anno con alcuni anni due, molti con stranieri di altra “tera”: Brughetto sopra Carnago, Olgiate Olonna o Arsago Seprio, le figlie di Peveranza emigrano verso altre comunità.

Un particolare, viste le rigide norme ormai vigenti dal tempo di San Carlo possiamo qui dire che non vi è legame di parentela alcuna (se non dopo matrimonio) tra il ramo Crossi e il ramo Crosti, in quanto vi sono alcuni matrimoni tra questi e visto il divieto imperante di matrimonio tra consanguinei vale quanto detto in precedenza, molto probabilmente i Crossi/y sono altro gruppo famigliare.

I Battesimi sono anch’essi molti per la piccola comunità: 6 nel 1708, 9 nel 1709, 7 nel 1710 e 9 nel 1711.

CRONACA POLITICA: Nel 1716 il Feudo (di Gallarate) passa al Castelbarco Visconti[3] successore del Marchese Cesare Visconti. Si può capire come in quel tempo bastava un niente per spostare un feudo da un Nobile all’altro, e così i peveranzesi si adeguavano.







[1] ADMi, Fondo Cappellanie, investitura 1708 Reudi Caroli Hier.oni Castillionei, Y1576
[2] Wikipedia.it Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola, la Variola maior e la Variola minor. La malattia è anche conosciuta con i termini latini variola o variola vera (dal tardo latino variŏla, derivato da varius, a significare vario, chiazzato.
Si ritiene che il vaiolo sia emerso nella popolazione umana circa nel X millennio a.C. . Si è stimato che la malattia abbia ucciso circa 400.000 europei ogni anno durante il XVIII secolo e sia stato responsabile di un terzo di tutti i casi di cecità. Di tutte le persone infettate morirono circa il 20-60% degli adulti e l'80% dei bambini. 
[3] Le grandi Famiglie di Milano. M. Turconi Sormani. Newton Compton Editori.  Castelbarco Visconti: Una leggenda li vuole far discendere da un Re di Boemia… l’esordio e il radicamento a Milano si ebbe quando Costanza Visconti di Cislago sposò il conte Giuseppe Scipione di Castelbarco dando origine ai Castelbarco Visconti. Carlo Francesco per il testamento del nonno Cesare Visconti ereditò un palazzo a Milano, il castello di Cislago e una porzione di quello di Somma. Fu Marchese di Cislago e Conte di Gallarate.

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