mercoledì 25 settembre 2019


Capitolo XXXVIII

Alla ricerca di tracce della vita quotidiana





I Libri dei Matrimoni e dei Battesimi sono scarni di informazioni sulla realtà quotidiana dei nostri avi, ma per motivi opposti alla vita, vengono registrate, (non sempre) le cause della dipartita, queste almeno ci danno un idea delle cause di morte e quindi di riflesso delle attività e dei modi di vivere dell’epoca in cui avveniva il tragico epilogo. 
Sappiamo che alla data del 1684 i residenti sono 162. 

Direi significativo elencare per anno il numero dei morti, cosa che ci permette di comprendere ancor di più la dimensione della popolazione vivente.

                1700 : 2 morti registrate
1701 : 1 morti registrate
1702 : 2 morti registrate
1703 : 0 morti registrate
1704 : 7 morti registrate
1705 : 4 morti registrate
1706 : 2 morti registrate
1707 : 3 morti registrate
1708 : 2 morti registrate
1709 : 2 morti registrate

6 luglio 1706; Così scrive nel Libro dei Morti il reverendo signor Parroco: A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS DOMINE[1]: Giulio de Crossÿ unitamente con suo figliolo Angelo Maria ritrovandosi amendue sotto un arbore circa le ore tredeci restarono extinti sicome anche un para de boui che erano colà il giorno seguente se gli fecero le exequie con un officio a 5 sacerdoti. 
Tradotto in breve, il Parroco sottolinea con la preghiera la morte causata da un fulmine di 2 paesani e dei loro animali, rimarcando come di loro non rimase nulla.

1675 - 26 giugno  -  Ludovico Crosti anni 70 per sua disgrazia casco’ da una pianta di moroni dalla quale riceuè percossa mortale stete a letto 4 giorni, passo da questa vita; lascia da celebrare una messa ogni anno.

1681 - 28 novembre  - Carlo Fontanna q. Pietro Maria anni 60 circa  conducendo un carro da vino a Sarono per sua fatal disgrazia restò fracassato sotto il carro vicino a Giranzano.

1685 - 18 aprile – Carlo Dominico – f. di Gioseffo Saporito et Angela J. morì di spasimo per esser caduto in una caldana d’acqua bollente anni 5.

1689 - 5 novembre -  Angelo de Crosti q. francesco anni 90 morì di febbre gattarale. Testamento in mano a S. Gioseffo Pusterla Notaio in Lonate Ceppino esequie con 6 sacerdoti vuole che si dii alla scola del SSmo lire 40 una tanto, con uno sciame d’api et una per d’olio per molti anni a venire e che in perpetuo si celebrino 8 messe l’anno.

1704 - 16 febraro  - Andrea f. di Gioseffo Macchio detto il Biello  anni 6 morì.

1745 - 26 marzo  - Carlo Francesco Crosti morì anni 81 dopo essere stato in leto 2 anni per essere cascato di cauallo done era strupio tutta la sua vita.

1745 - 10 luglio  - Anna Morina Vedoua del fu Giuseppe Macchio anni 75 la quale cascho’ d’una pianta di marena.

1722 - 31 dicembre  - Mastro Gerolamo Crosto anni 63 morì in Bolladello ( 2 elle) doppo essere stato nel pozzo comune giustarlo li cascò adosso un tocco di legno pel che lo lauorono (levarono) fuori viuo (vivo) ma non parlaua (parlava).

1743 - 23 dicembre  - Carlo Girolamo f. di Domenico Crosti e di Giuseppa Maria Magnona J. In età di 10 morì per il foco che si tacò nelli panni doue resto bruciato la carne abbaso che non poteva orinare il quale era con matoco senza sentimenti.

Come si vede, sappiamo che la tragica scomparsa è dovuta anche alle attività come la raccolta delle foglie dei moroni o dei frutti, il trasporto di alimenti, il vino che probabilmente era originato dalle vigne coltivate nel territorio, oppure il miele e l’olio, le api, restano tragiche anche le morti di bambini, la caldana d’acqua calda bollente era per il bucato?



[1] O Signore liberaci da fulmini e tempesta


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