Capitolo XXXIII
LE
VISITA PASTORALI
del
1644 e 1646
Due
interessanti Visite Pastorali ci descrivono luoghi, ambienti e atmosfere della
Parrocchiale di Peveranza.
Nel giorno successivo, 21 Novembre dello stesso anno 1644[1], proseguendo questa visita (usa il
termine "Lustratio" che in latino indica l'azione con cui il generale
passa in rassegna l'esercito prima della battaglia) il Revendo Signore (ovvero
il visitatore) vede Peveranza, nel quale luogo entrò nella chiesa parrocchiale
dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta. L'augustissimo
Corpo di Cristo, riverito in particole consacrate, è contenuto in un pisside
mediamente capace e, come ho dichiarato in precedenza, qui si trova un'unica
pisside. (...) la pietra sacra nell'altare maggiore è integro senza un tabulato
che lo circondi.
Fino a questo momento non è stata ancora eretta nessuna scuola del
Santissimo Sacramento a causa della povertà degli indigeni. Per questo non
appena il parroco ne abbia possibilità, riunisca come è stato descritto (? Non
si legge benissimo...).
La stessa custodia del Santissimo Sacramento è senza tabernacolo. Per
questo il tabernacolo venga costruito il prima possibile.
Fino a questo momento non esiste nessun battisterio.
E dal
momento che il sacramento del Battesimo deve essere amministrato, il curato
presta questo ufficio nella vicina curia di Bolladello[2].
Questo popolo si raccolga entro sei mesi
e si occupi di edificare un sacello vicino alle porte della chiesa nella parte evangelica con
una fonte battesimale prendendo in locazione (un terreno vicino?). Per
quest'opera, per cui è necessario un aiuto di due monete d'oro, cui deve
contribuire il parroco, dal momento che è stato multato di questa somma da
parte del molto reverendo Visitatore dal momento che mancava il libro dei
defunti.
Il lume risplenda per mezzo di un olio che non sia altro rispetto a quello
d'oliva.
La pianeta violacea che a causa della vetustità e della deformità, deve
essere cambiata e devono essere costruite (? non sono sicuro del termine) le
finestrelle con cui vengono serviti gli oli sacri degli infermi.
La sacrestia venga edificata in un luogo
giusto in un momento opportuno.
Nel frattempo la cappella, che serve al
posto della sacrestia, potrà, una volta costruita la parete, essere chiusa da
una porta.
Il cimitero e l'area stessa venga diviso
dalla stessa chiesa almeno con delle tavole (?) di legno;
Inoltre furono ispezionati i libri contabili sia dei debiti che dei
crediti, e da questi è stato scoperto che il tesoriere è debitore di 16 lire e
tre soldi.
Sono stati rinnovati i fabbriceri: Battista Boretti, confermato; Bernardino
Crosti, eletto; Giovanni Crosti scelto come tesoriere.
1646. Visita della Pieve
di Gallarate fatta per mezzo del molto illustre e reverendo Faustino de Rado.
Della chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta della località di Peveranza. Sia acquistato un velo decente per coprire
l'unica pisside, e anche questa venga dorata. La lampada venga alimentata con
olio d'oliva.
La pietra sacra venga inserita quanto
prima nel suo tabulato. Dal momento che fino a questo momento a causa della
povertà della chiesa e dei suoi abitanti non furono preparate le cose
necessarie per la confraternita del Santissimo Sacramento, prestata attenzione
alla promessa fatta dagli abitanti di curare tutte le cose necessarie abbiamo
eretto la detta confraternita.
E' molto fastidioso e pericoloso trasferire i bambini appena nati in questa
località in un altro luogo per ricevere il battesimo. Per questo motivo,
affinché più facilmente la cappella del battisterio venga elevata quanto prima
possibile con i suoi requisiti, abbiamo deciso di dare 70 lire di elemosina
alla stessa fabbrica.
Dal momento che è non solo di decoro, ma
anche massimamente di necessità che le chiese parrocchiali abbiano la propria
sacrestia, poiché dalla parte della epistola è presente una vecchia cappella in
cui sono conservati i paramenti, venga elevato un tavolato cementizio e venga
dotato di una sua porta in maniera decente.
L'atrio che è davanti alla porta venga
diviso almeno da un cancello di legno.
L'esercizio della dottrina, affinché in
futuro sia più frequente, venga affidato alla diligenza del parroco, che
rinnovi gli assistenti e soprattutto i pescatori, affinché radunino i
fanciulli e le fanciulle sparse qui e la e li educhino al tempo debito. Si
procuri un paramento verde.
Quindi a questa data il Battistero non è ancora stato ricostruito e ci si
sposta in Bolladello per il Sacramento, al Vescovo sono ben chiari i problemi e
i pericoli ed è ben chiara la disastrosa situazione economica della comunità.
[1] VP alle Pievi
Milanesi volume XXXII c/o ADMi, Visite dei Monsignori Faustino Po e Faustino de
Rado.
[2] Parroco di
Bolladello in questa data è il Sacerdote Buzzi Francesco.
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