Capitolo LXX
1872
L’AMPLIAMENTO
DELLA CHIESA
In
seguito alla morte del Besozzi, resse la parrocchia in qualità di Vicario il Sac.
Francesco Maino che era prima coadiutore a Cairate e dopo due anni di
vicaria fu eletto parroco di Peveranza nel 1870.
A
lui ed alla sua iniziativa si devono molte opere materiali compiute a vantaggio
della Parrocchia.
Il Maino dette alla chiesa l’attuale aspetto, ed inoltre provvide la chiesa
della torre campanaria, con relative campane fatte fondere nel 1878 dalla Besozzi
di Varese e dell’organo fabbricato dalla ditta Bernasconi di Varese nel 1888.
Ai lavori di ristrutturazione e di ampliamento della parrocchiale, il parroco
dotò il paese di un oratorio per la gioventù ed ampliò la casa parrocchiale.
Il bilancio parrocchiale alla data del 20 Aprile 1872 riporta: MUTUO
GRATUITO DI 3000 LIRE. La causa per cui
la fabbriceria assume questo Mutuo, è la necessità di dover progredire
l'intrapreso ampliamento della chiesa, ampliamento reclamato dall'estrema angustia
del vecchio fabbricato... «il Arcivescovo
Garavaglia venuto il 24 s.a., riconosciuta la necessità del lavoro non potè che
approvare»
I lavori erano diretti gratuitamente dall'egregio architetto Pietro
Moraglia figlio di Giacomo, famoso
architetto Milanese.
Ci racconta il cronico parrocchiale:
Anzitutto l’ampliamento della chiesa la cui area fu più che duplicata.
Sono tutte nuove costruzioni la cupola, i bracci della croce e l’abside colla
sagristia, come pure la cappella della Madonna per la costruzione della quale
il Parroco cedette un locale della casa parrocchiale, che era adibita ad uso
sala.
Da ciò si può di leggeri arguire di quanto tenui proporzioni fosse
l’antica chiesa parrocchiale e quale bisogno ci fosse di ampliarla, e quanta
lode si debba al parroco Maino di aver ciò promosso ed eseguito.
La chiesa così
rinnovata venne solennemente benedetta il giorno 3 settembre 1874 da S. E.
Monsignore di Calabiana, Arcivescovo di Milano, il quale 2 anni prima aveva già
fatto una breve visita a Peveranza per esortare la popolazione ad assecondare
l’ottimo proposito del parroco.
Ancora al parroco Maino si deve la costruzione
della facciata della chiesa, l’artistico campanile, l’armonioso concerto di 5
campane fuse nel 1878 dalla rinomata fonderia Besozzi di Varese; come pure il
pregevole organo fabbricato dalla ditta Bernasconi di Varese nel 1888.
Ancora
al medesimo l’ampliamento e trasformazione della casa parrocchiale colla
costruzione della nuova grande sala verso occidente fatta nel 1872 in occasione
della venuta dell’Arcivescovo a benedire la chiesa.
Nel 1878
fece costruire tutto il fabbricato rustico verso sud, dove prima semplice
muricciolo cingeva il cortile. Un locale di detto fabbricato al piano terreno,
fu affittato al Comune per uso scuola, e lo tiene ancora, ma sono in
corso trattative per la costruzione di un fabbricato apposito.
In questo locale fu rinchiuso l’antico pozzo che prima esisteva
all’estremità del cortile ad uso del Parroco, e che dava, per quanto si dice,
acqua assai buona e fresca, che veniva però a mancare facilmente anche nelle
non prolungate siccità.
Negli anni che resse la parrocchia il Maino, fu un
continuo succedersi di costruzioni e restaurazioni, per le quali cose egli
aveva più che discreta competenza, ma forse troppa grande passione, per cui fu
tratto a prendersi degli impegni sproporzionati alle sue risorse.
A ciò aggiungendosi la mancanza in lui di buon criterio
amministrativo ed una soverchia buona fede si può spiegarsi il grave dissesto
finanziario verificatosi alla sua morte che naturalmente lasciò poco buona
impressione.
La
popolazione di Peveranza concorse sempre volonterosa coll’opera e colle offerte
alle sue iniziative: ma purtroppo, per conseguenza naturale dell’essere
impegnati in tante opere materiali, venne trascurata alquanto la parte morale e
religiosa, e ciò anche per le troppo frequenti assenza del parroco che
assumevasi frequenti impegni di predicazione in altre parrocchie[1].
La Chiesa nella sua nuova “veste” fu consacrata il 3
settembre 1874 da S.E. Monsignor Calabiana[2]
Dopo aver retto la parrocchia di Peveranza per 21 anni,
ed essersi acquistato grande affetto dalla popolazione per le numerose opere da
lui compiute, nell’anno 1889 il parroco Maino veniva promosso Prevosto di
Carnago, dove la morte lo colse improvvisamente 1l 26 maggio 1893.
[2] E’ per questo
che troviamo nella cappella laterale dedicata alla Madonna lo stemma gentilizio
dell’Arcivescovo di Milano S.E. Luigi Nazari di Calabiana (1808-1893) resse
infatti Milano dal 24 marzo 1867 fino alla morte.
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