giovedì 26 settembre 2019


Capitolo LXVII
1862 - Il Medico Condotto. 



Un interessante articolo pubblicato sulla Gazzetta Medica Italiana[1], ci racconta come in questo periodo, Il Dottor Giuseppe Clerici  da ben 22 anni[2] medico condotto  delle comunità di Cassano Magnago, Cedrate, Bolladello e Peveranza, racconta la sua vicenda umana e personale ringraziando i comuni e gli abitanti di queste comunità per la loro generosità, porta la sua firma alla data 20 febbraio 1862, dal momento che essendo malato non ha modo di lavorare e viene quindi sostenuto economicamente da questi suoi assistiti. L’articolo si intitola Esempio imitabile, ma poco imitato.  L’incipit è Onore ad amministrazioni comunali cui poterono venir dirette queste parole.
A conferma di tutto ciò, abbiamo la Guida Statistica della Provincia di Milano del 1847[3] (Austria Ungheria) che ci conferma nelle tabelle allegate come il Dott. Giuseppe Clerici seguisse i suddetti Comuni, avendo a suo carico una popolazione di 4295 abitanti. 
Vi era altresì la presenza di una Condotta Ostetrica che con l’intervento della Signora Mazzucchelli P. (nome mancante) copriva i territori di Bolladello e Peveranza composti da una popolazione di 1315 abitanti. 
Anche gli animali vedevano una presenza costante e certa quella del Veterinario nelle persone del Dott. Ballerio Carlo quale veterinario distrettuale e Raimondi Giuseppe quale Veterianario Comunale, questo riferito al Distretto di Gallarate con sede in Gallarate ma a copertura di tutto il territorio del XIII Distretto. 
Vi erano 5 Farmacie di cui 4 in Gallarate e 1 in Cassano Magnago questa condotta dal Dott. Torretta Andrea.
Dunque  la vicenda si svolge a cavallo dell’Unità d’Italia e rimane quindi il segnale che la buona amministrazione austriaca dei territori viene gestita anche nella successione savoiarda con la giusta ottica e il riconoscimento di un sistema efficace e all’avanguardia. Un’opera preziosa quello del medico condotto, perché è al servizio di chi non può permettersi cure personali  e costose, una figura eroica vista la situazione delle strade, del territorio, della sicurezza dell’epoca.
Ci interessa inoltre questo fatto perché ancora una volta giustifica quelle che saranno le oggettive e sacrosante proteste, a giusta ragione, di coloro che nel 1867 si videro privare dell’autonomia amministrativa e soprattutto annettere al comune di Cairate e non a quello di Cassano, fatto questo esecrabile perché da secoli i nostri territori si rivolgevano verso quello che era il centro di riferimento ovvero Gallarate e verso le realtà cittadine limitrofe come Cassano ove si avevano tutti i servizi primari, sia civili che religiosi.


[1] Gazzetta medica Italiana, Lombardia, n. 9 3 marzo 1862 Raccolta, Tipografia e libreria di Giuseppe Chiusi, Editore in Milano. p. 76.
[2] Le Provincie Italiane della Monarchia Austriaca, Ambrogio Gaspari, Milano (1850) - L'istituzione delle condotte mediche, chirurgiche ed ostetriche sparse in tutte le province per portare soccorso gratuito alla miseria umana che si insidia tanto nelle città quanto nelle campagne è una pia e filantropica istituzione del governo della Casa d'Austria, sconosciuta finora in tutta Europa. Nel 1847 i medici e chirurghi esercenti nella Lombardia erano 2360 (1 ogni 1000 abitanti) di cui 1160 (1 ogni 2000 abitanti circa) sono a carico dell'Erario e prestano soccorso gratuito in tutte le province. Allo stesso modo, delle 1790 levatrici (ostetriche) presenti in Lombardia, 1123 prestano servizio gratuito incaricate dallo stato. Quest'opera pia, unica in tutto il mondo, si estende dalla città all'ultimo paese alpino delle province lombarde.

[3] Guida Statistica della Provincia di Milano edita da Pirola Milano 1848 pg 102 e pg 113.

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