Capitolo LXVII
1862 - Il
Medico Condotto.
Un interessante articolo
pubblicato sulla Gazzetta Medica Italiana[1],
ci racconta come in questo periodo, Il Dottor Giuseppe Clerici da ben 22 anni[2]
medico condotto delle comunità di
Cassano Magnago, Cedrate, Bolladello e Peveranza, racconta la sua vicenda umana
e personale ringraziando i comuni e gli abitanti di queste comunità per la loro
generosità, porta la sua firma alla data 20 febbraio 1862, dal momento che
essendo malato non ha modo di lavorare e viene quindi sostenuto economicamente
da questi suoi assistiti. L’articolo si intitola Esempio imitabile, ma poco imitato. L’incipit è Onore ad amministrazioni comunali cui poterono venir dirette queste
parole.
A
conferma di tutto ciò, abbiamo la Guida Statistica della Provincia di Milano
del 1847[3]
(Austria Ungheria) che ci conferma nelle tabelle allegate come il Dott.
Giuseppe Clerici seguisse i suddetti Comuni, avendo a suo carico una popolazione
di 4295 abitanti.
Vi era altresì la presenza di una Condotta Ostetrica che con
l’intervento della Signora Mazzucchelli P. (nome mancante) copriva i territori
di Bolladello e Peveranza composti da una popolazione di 1315 abitanti.
Anche
gli animali vedevano una presenza costante e certa quella del Veterinario nelle
persone del Dott. Ballerio Carlo quale veterinario distrettuale e Raimondi
Giuseppe quale Veterianario Comunale, questo riferito al Distretto di Gallarate
con sede in Gallarate ma a copertura di tutto il territorio del XIII Distretto.
Vi erano 5 Farmacie di cui 4 in Gallarate e 1 in Cassano Magnago questa
condotta dal Dott. Torretta Andrea.
Dunque la vicenda si svolge a cavallo dell’Unità
d’Italia e rimane quindi il segnale che la buona amministrazione austriaca dei
territori viene gestita anche nella successione savoiarda con la giusta ottica
e il riconoscimento di un sistema efficace e all’avanguardia. Un’opera preziosa
quello del medico condotto, perché è al servizio di chi non può permettersi
cure personali e costose, una figura
eroica vista la situazione delle strade, del territorio, della sicurezza
dell’epoca.
Ci
interessa inoltre questo fatto perché ancora una volta giustifica quelle che
saranno le oggettive e sacrosante proteste, a giusta ragione, di coloro che nel
1867 si videro privare dell’autonomia amministrativa e soprattutto annettere al
comune di Cairate e non a quello di Cassano, fatto questo esecrabile perché da
secoli i nostri territori si rivolgevano verso quello che era il centro di
riferimento ovvero Gallarate e verso le realtà cittadine limitrofe come Cassano
ove si avevano tutti i servizi primari, sia civili che religiosi.
[1]
Gazzetta
medica Italiana, Lombardia, n. 9 3 marzo 1862 Raccolta, Tipografia e libreria
di Giuseppe Chiusi, Editore in Milano. p. 76.
[2]
Le Provincie Italiane della
Monarchia Austriaca, Ambrogio Gaspari, Milano (1850) - L'istituzione delle
condotte mediche, chirurgiche ed ostetriche sparse in tutte le province per
portare soccorso gratuito alla miseria umana che si insidia tanto nelle città
quanto nelle campagne è una pia e filantropica istituzione del governo della
Casa d'Austria, sconosciuta finora in tutta Europa. Nel 1847 i medici e
chirurghi esercenti nella Lombardia erano 2360 (1 ogni 1000 abitanti) di cui
1160 (1 ogni 2000 abitanti circa) sono a carico dell'Erario e prestano soccorso
gratuito in tutte le province. Allo stesso modo, delle 1790 levatrici
(ostetriche) presenti in Lombardia, 1123 prestano servizio gratuito incaricate
dallo stato. Quest'opera pia, unica in tutto il mondo, si estende dalla città
all'ultimo paese alpino delle province lombarde.
[3] Guida Statistica
della Provincia di Milano edita da Pirola Milano 1848 pg 102 e pg 113.
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