Capitolo LXXXIV
LA FORNACE TORRI ERCOLE & FIGLI
Storia antica quella delle fornaci, il nostro
territorio per conformazione litologica, ha naturale propensione
all’insediamento di Fornaci per la cottura dei laterizi, vuoi per la qualità
dei suoli e l’abbondanza di argille, vuoi per la gran quantità di legna da
ardere, anche in Peveranza vi sono antiche tracce di questi insediamenti
produttivi; Del primo di cui si ha testimonianza vi abbiamo già detto, cioè
della fornace di proprietà del Marchese Magenta, in località posta a nord
dell’abitato e immersa nel verde dei boschi,
è in prossimità di strade allora non tracciate nella mappa. Nel Cessato
Catasto del 1858 non abbiamo più traccia della fornace, resta una consortile
detta dei Vallàsc, il frazionamento
dei mappali è già tale da aver cancellato completamente le proprietà
settecentesche.
Mentre della Fornace Torri, possiamo dire alcune
cose. Questo importante insediamento produttivo di cui si ha traccia già nel
primo censimento del Regno del 1901, interessava 20 e più occupati.
Posizionato alla fine di quello che oggi dicasi
vicolo Paganini, si distribuiva da quel punto sino alla via Ceriani e fin oltre
la ripa della cascina Roncaccio (oggi demolita) vi sono tracce ancora degli
scavi di terre ricche di ferretto nei dintorni a testimonianza di tale attività.
Foto Aerea del 1932 - ACC -. |
A seguito della scomparsa del titolare Ercole Torri
presumibilmente nel 1919, l’azienda passò nelle mani del signor Luigi Milani
che aveva come agente in loco il signor Belvisi Ernesto[1].
Il passaggio successivo fu la vendita al Gallazzi con Amministrazione in Busto
Arsizio via Mentana, 36, che la condusse sino agli anni 30; ne abbiamo prova
dalla bolla di accompagnamento qui esposta datata 19 maggio 1930.
L’intero complesso industriale venne venduto e frazionato, la famiglia
dei signori Battistella in quegli anni (ARRIVATI NEL 1926) cercava una idonea
collocazione al di fuori del Veneto, in quel tempo il giovane Giuseppe
Battistella venne mandato in avanscoperta e trovò idoneo far trasferire in
questa terra la sua famiglia, arrivarono e acquistarono dapprima la casa
d’angolo (via Paganini-via Cattaneo) che fu da allora definita proprietà
Battistella, poi a seguito dei suddetti eventi, acquistarono parte delle terre
ove era insediata la fornace, divenendo così i materiali esecutori della sua
demolizione e rimozione.
Con il sudore della fronte e tanto tantissimo lavoro
oggi sono una delle più rinomate e storiche famiglie di Peveranza, baluardo
della tradizione, avendo sposato in pieno il sentimento d’amore e di memoria
che questo paese aveva nel proprio seno.
[1]
ACCa FLP, Cartella 72, Categoria X, Classe 8. Nella
corrsipondenza con il Comune si cita questo fatto: la signora Torri parla di Luigi Milani come suo successore, e
questi delega quale Agente della Fornace il signor Belvisi Ernesto ai rapporti
con il comune.
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