giovedì 26 settembre 2019


Capitolo XXXXVII

Nell’anno 1752
Salvi Dio l’Austriaco Regno
Parroco di Peveranza il Sac. Cattaneo Ambrogio




In quell’anno si costruì la Reggia di Caserta e… le terre di Peveranza son di nuovo sotto il dominio austriaco, visto che gli Spagnoli illusi dalle prime vittorie nel 1745 e dalla presa di Milano, si ritrovano in braghe di tela e il 19 marzo del 1746, lasciano precipitosamente la città causa sconfitta militare definitiva, e, con la successiva morte di Filippo V si riconsegnava ai giusti proprietari questi territori; finalmente regnava la pace austriaca… gli spagnoli nel frattempo ci avevano regalato la peste bovina.

All’alba del 1789 i francesi si stancarono definitivamente dei regnanti, talmente presuntuosi da dirsi eletti per potere divino…. e diedero vita alla Rivoluzione che sancì la nascita di una nuova Europa e regalandoci poi quel gran filone di Napoleone Bonaparte.

A SI’, UN INCISO CHE MI PIACE EVIDENZIARE: QUESTA FU L’AUSTRIA PER LA LOMBARDIA! IL RESTO E’ CHIACCHIERA savoiarda: I privilegi e le esenzioni fiscali dei nobili, gradualmente, negli anni successivi, sotto l’imperatore Giuseppe II (1780-1790) furono eliminati. In sintesi, nell’arco di qualche decennio, l’intero apparato amministrativo e in parte lo stesso assetto sociale del territorio amministrativo furono completamente rinnovati. 
«La rivoluzione dall’alto, teresiana e giuseppina, vista in prospettiva come la preparazione e l’avvio della rivoluzione dall’alto napoleonica, condusse in meno di un secolo la Lombardia da una posizione di retroguardia, perfino in confronto a vecchi stati cittadini come Venezia o la Toscana, a una sorta di leadership in campo italiano. per quanto riguarda l’efficienza e la capacità d’intervento della pubblica amministrazione, l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la tutela delle libertà civili ed economiche, la scolarizzazione delle plebi, in una parola lo sviluppo del moderno stato di diritto»[1].

1752, maggio – Subentra al Castiglioni il rev. Sac. Ambrogio Cattaneo[2] figlio del signor Gerolamo da Binago – terre dei Castiglioni -  proviene d’Appiano.

1771 – Sappiamo che in questa data viene realizzato il nuovo portale della chiesa[3] di allora, Anche lui, quando si cimenta nella compilazione dei registri parrocchiali, eccelle nella modificazione del cognome e soprattutto si impigrisce nella formula di redazione delle morti dando veramente pochi cenni sui motivi del trapasso, cosa esecrabile per noi, perché così viene a mancare un minimo di informazione.

In paese vi è anche chi intraprende la vita religiosa… senza poter vivere a lungo 1762, 4 marzo – Il Reu.do Felice Crosti Chierico del Seminario Maggiore di Milano è p.d.q. a m.v.[4] in età d’anni 18 circa.
Poche altre scarne informazioni non ci fanno conoscere molto di più di quanto descritto. La malattia colpirà il Cattaneo tanto che dal giugno del 1778 altri curati si alterneranno nelle funzioni: Padre Rosnati della curia di Milano, Padre Francesco Luca di Milano, al quale nell’ultimo periodo si sostituisce il Lepori.

1779 - MUORE Ambrogio Cattaneo - Presbitero obitus il 25 novembre, all’età di 58 anni. Così troviamo nel Libro dei Morti: 25 morte 26 esequie - novembre – il molto Reverendo Signor Ambroggio Cattaneo Curato di Peveranza, munito soltanto del sacro sacramento dell’estrema unzione per essere stato colpito nella testa da accidente appopletico, e privato nell’atto istesso de’ sentimenti è p.d.q.a.m.v. in età di anni 58 incirca. Prete Antonio Bardelli Viceparroco.

Dopo la morte del Cattaneo la comunità fu affidata alla cura di diversi vicari nelle persone dei sacerdoti 
Ambrogio Lepori
Antonio Bardelli
Carlo Antonio Farina.


Risiede in Paese Carlo de Alberti, Capitanio di Milano, lo si evince dal registro dei morti in quanto così risulta alla di lui morte avvenuta alla data del 14 aprile 1779.


1780 Il Nuovo Parroco - 19 maggio - venne nominato ‘curato’ Giuseppe Bellotti, gesuita, di Somma Lombardo, nella nomina si cita il suo stato: insegnante di Sacra Teologia ed annuale professore delle pubbliche scuole di Modena[5], di famiglia distinta. Al Bellotti furono, durante la quasi totalità del suo mandato, affiancati dei coadiutori che risiedevano nel paese, e precisamente:  
Carlo Giuseppe Borsotti dal 1789 al 1793, 
Antonio Guavagnini dal 1793 al 1801, 
Galli Baldassarre nel 1801-02, 
Bernasconi Daniele nel 1803-04 

Saladini Matteo dal 1804 al 1806.

Fatto di cronaca che sappiamo è che nel 1799, in pieno giorno, scampò ad un tentativo di rapina e probabile omicidio in quel di Milano, era in compagnia del capellano di S. Nazaro Orrigone[6] e di altri Milanesi.

Nel 1783 da assistenza ai ricercatori del centro astronomico di Brera che stavano predisponendo le tavole geodetiche del nostro territorio, trovando loro alloggio presso un suo parente, tal Porro in quel di Lonate Pozzolo.



[1] C. Capra: https://seieditrice.com/chiaroscuro/files/2010/03/V2_U2_storia-locale.pdf
[2] ADMi Sezione X.
[3] APPe, Cartella 3 fascicolo 24; Come sempre le notizie sulla popolazione ci pervengono solo ed esclusivamente dai libri della Parrocchia.
[4] Ho creato questo acronimo per comodità significa: Passato da questa a miglior vita.
[5] ACCa. Cartella 37, fascicolo 2.
[6] Luigi Mantovani, Diario Politico Ecclesiastico, 1985, Vo. 1, p. 238.

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